Il saggio analizza il contributo di Bonaventura Gargiulo San Francesco poeta del 1884, mettendo in evidenza le linee classiciste della poetica cattolica, corroborate da un’estetica di ispirazione tomistica, che ne hanno guidato la stesura. Egli, difatti, esprime una concezione della bellezza, quale “bellezza del sentimento”che non è mistica e teologica, ma essenzialmente umana, in quanto pur tenendo presente come principio dell’Universo un’Entità superiore, riconosce anche all’uomo, per la sua capacità di misurarne gli effetti, la possibilità di essere artefice, in analogia all’agire divino e conformemente alla sua volontà. Tale motivo costituisce uno degli elementi di maggiore affinità tra la concezione estetica di Padre Bonaventura e la singolare spiritualità di San Francesco
Padre Bonaventura da Sorrento interprete della poesia di San Francesco / Cafisse, MARIA CRISTINA. - STAMPA. - 12:(2004), pp. 14-35.
Padre Bonaventura da Sorrento interprete della poesia di San Francesco
CAFISSE, MARIA CRISTINA
2004
Abstract
Il saggio analizza il contributo di Bonaventura Gargiulo San Francesco poeta del 1884, mettendo in evidenza le linee classiciste della poetica cattolica, corroborate da un’estetica di ispirazione tomistica, che ne hanno guidato la stesura. Egli, difatti, esprime una concezione della bellezza, quale “bellezza del sentimento”che non è mistica e teologica, ma essenzialmente umana, in quanto pur tenendo presente come principio dell’Universo un’Entità superiore, riconosce anche all’uomo, per la sua capacità di misurarne gli effetti, la possibilità di essere artefice, in analogia all’agire divino e conformemente alla sua volontà. Tale motivo costituisce uno degli elementi di maggiore affinità tra la concezione estetica di Padre Bonaventura e la singolare spiritualità di San FrancescoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.