GIOVAMBATTISTA CANTALICIO, La vacanza fuori Roma del Papa Leone X e altri carmi scelti inediti.

Nel pubblicare qui per la prima volta, in un’edizione critica corredata di introduzione, traduzione e commento, sia il poemetto in endecasillabi faleci "De secessu ab Urbe Leonis Xi Pontificis Maximi cum parte Cardinalium", sia tutta una serie di altri componimenti ad esso in varia misura collegati, si è cercato di recuperare una parte del mondo fantastico del Cantalicio con la sua passione per l’attività venatoria, il suo amore per i cani e la sua esperienza accanto a quei potenti intorno ai quali egli orbitava negli ultimi anni della sua vita; ma, per meglio definire certi percorsi della cultura in quella complessa epoca di transizione rappresentata dai primi due decenni del Cinquecento, si sono volute pure individuare alcune delle fonti cui quel mondo fantastico attingeva le sue linfe vitali: ne è emersa la grande vitalità della cultura napoletano-aragonese anche dopo la stessa caduta della sfortunata dinastia aragonese del ramo napoletano e la conseguente trasformazione politica di quello che era stato l’autonomo Regno di Napoli in una delle appendici del Regno di Spagna.