Il diritto ambientale privilegia tradizionalmente i profili pubblicistici, in ossequio ad una prospettiva che riconosce lo Sato quale destinatario della tutela e del risarcimento. Meno indagata è risultata sinora la possibilità di approntare per il singolo strumenti di effettiva protezione, anche processuale, in grado di salvaguardare adeguatamente il bene ambiente. In tal senso, posto che la normativa di settore, interna e comunitaria, non riveste carattere esaustivo, dottrina e giurisprudenza possono svolgere una funzione fondamentale: a condizione che la prima rinunci a rigide schematizzazioni in tema di rapporto tra titolarità, esclusività e legittimazione ad agire; e la seconda sia disposta ad applicare direttamente i principi costituzionali e codicistici senza la mediazione di leggi settoriali e contingenti. L’analisi che qui si propone ricostruisce la posizione del singolo dotandola di un potere di azione rispetto ad un bene che per sua natura esige un profondo ripensamento teoretico e che presenta una triplice dimensione: individuale, collettiva, pubblica. La ricerca rileva così l’insufficienza della mera tutela risarcitoria ex post e configura, per contro, una tutela inibitoria atipica, ad azione preventiva ed esperibile anche dal privato.
TUTELA INIBITORIA INDIVIDUALE E DANNO AMBIENTALE / Miletti, Antonella. - STAMPA. - (2005).
TUTELA INIBITORIA INDIVIDUALE E DANNO AMBIENTALE
MILETTI, ANTONELLA
2005
Abstract
Il diritto ambientale privilegia tradizionalmente i profili pubblicistici, in ossequio ad una prospettiva che riconosce lo Sato quale destinatario della tutela e del risarcimento. Meno indagata è risultata sinora la possibilità di approntare per il singolo strumenti di effettiva protezione, anche processuale, in grado di salvaguardare adeguatamente il bene ambiente. In tal senso, posto che la normativa di settore, interna e comunitaria, non riveste carattere esaustivo, dottrina e giurisprudenza possono svolgere una funzione fondamentale: a condizione che la prima rinunci a rigide schematizzazioni in tema di rapporto tra titolarità, esclusività e legittimazione ad agire; e la seconda sia disposta ad applicare direttamente i principi costituzionali e codicistici senza la mediazione di leggi settoriali e contingenti. L’analisi che qui si propone ricostruisce la posizione del singolo dotandola di un potere di azione rispetto ad un bene che per sua natura esige un profondo ripensamento teoretico e che presenta una triplice dimensione: individuale, collettiva, pubblica. La ricerca rileva così l’insufficienza della mera tutela risarcitoria ex post e configura, per contro, una tutela inibitoria atipica, ad azione preventiva ed esperibile anche dal privato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.