La monografia offre la prima traduzione in italiano, accompagnata da testo critico e commentario, di un discorso in onore dell'imperatore Anastasio, pronunciato dal retore Procopio di Gaza intorno al 515 d. C.. Cristiano, anche se influenzato dall'alessandrinismo neoplatonico, Procopio è un significativo rappresentante della Scuola di Gaza, la quale seppe conciliare l'ellenismo culturale con la fede cristiana. A differenza di altri rappresentanti di codesta Scuola, Procopio mantenne ben distinta la sua professione pubblica di retore dall'attività di teologo, autore di approfonditi commentari alle Sacre Scritture. Nel Panegirico egli offre una interpretazione personale dell'ideologia imperiale tardoantica che troverà la sua più significativa espressione nelle Novelle di Giustiniano. In Procopio di Gaza è presente il caratteristico sincretismo tra filosofia e retorica, paganesimo e cristianesimo, che distinse alcune insigni personalità degli ultimi secoli del Tardo Antico; era egli uno di quegli spiriti eccelsi che, secondo il modello del perfetto umanista, vedeva nella paideia il sommo ideale di vita, la guida nel sentire e nell'agire. Il commentario ha il fine precipuo di mettere in luce la lingua e lo stile di un autore, che, pur essendo un retore di stretta osservanza atticistica, come dimostrano altri componimenti della sua produzione, adopera nel Panegirico una lingua ed un tenore stilistico più semplice nel rispetto rigoroso delle regole della retorica.La lingua, nella quale egli sviluppa il compito assegnatogli dalla cittadinanza nella sua qualità di sofista, evita un esasperato arcaismo, pur rispettando i dettami di un severo Atticismo, senza cedere mai ad un eloquio colloquiale. Tale veste linguistica, come illustrata nel commentario, ha fatto del panegirico per l'imperatore Anastasio un modello esemplare per la retorica d'apparato dell'età successiva.
Procopio di Gaza. Panegirico per l'imperatore Anastasio. Introduzione, testo critico, traduzione e commentario / Matino, Giuseppina. - STAMPA. - (2005).
Procopio di Gaza. Panegirico per l'imperatore Anastasio. Introduzione, testo critico, traduzione e commentario
MATINO, GIUSEPPINA
2005
Abstract
La monografia offre la prima traduzione in italiano, accompagnata da testo critico e commentario, di un discorso in onore dell'imperatore Anastasio, pronunciato dal retore Procopio di Gaza intorno al 515 d. C.. Cristiano, anche se influenzato dall'alessandrinismo neoplatonico, Procopio è un significativo rappresentante della Scuola di Gaza, la quale seppe conciliare l'ellenismo culturale con la fede cristiana. A differenza di altri rappresentanti di codesta Scuola, Procopio mantenne ben distinta la sua professione pubblica di retore dall'attività di teologo, autore di approfonditi commentari alle Sacre Scritture. Nel Panegirico egli offre una interpretazione personale dell'ideologia imperiale tardoantica che troverà la sua più significativa espressione nelle Novelle di Giustiniano. In Procopio di Gaza è presente il caratteristico sincretismo tra filosofia e retorica, paganesimo e cristianesimo, che distinse alcune insigni personalità degli ultimi secoli del Tardo Antico; era egli uno di quegli spiriti eccelsi che, secondo il modello del perfetto umanista, vedeva nella paideia il sommo ideale di vita, la guida nel sentire e nell'agire. Il commentario ha il fine precipuo di mettere in luce la lingua e lo stile di un autore, che, pur essendo un retore di stretta osservanza atticistica, come dimostrano altri componimenti della sua produzione, adopera nel Panegirico una lingua ed un tenore stilistico più semplice nel rispetto rigoroso delle regole della retorica.La lingua, nella quale egli sviluppa il compito assegnatogli dalla cittadinanza nella sua qualità di sofista, evita un esasperato arcaismo, pur rispettando i dettami di un severo Atticismo, senza cedere mai ad un eloquio colloquiale. Tale veste linguistica, come illustrata nel commentario, ha fatto del panegirico per l'imperatore Anastasio un modello esemplare per la retorica d'apparato dell'età successiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.