Il tema dei patrimoni destinati ha avuto, ad alcuni anni dalla riforma societaria che li ha introdotti nel nostro ordinamento, una vasta eco nella letteratura giuridica e una crescente, ma ancora una modesta, attenzione nella letteratura aziendale, fra l'altro focalizzata soprattutto sulle implementazioni di carattere contabile. In realtà tali strumenti appaiono meritevoli di ben maggiore considerazione poichè sono volti a favorire la realizzazione di "affari specifici" molto spesso innovativi, e che normalmente hanno significative ricadute sul piano della redditività ma anche del rischio, delimitando proprio gli effetti dell'esposizione a quest'ultimo - ossia le conseguenze di un eventuale insuccesso dell'affare - attraverso l'isolamento dell'area d'impatto rispetto al resto dell'azienda. In sostanza rappresentano un'alternativa, però interna all'azienda, alla classica soluzione esterna rappresentata dalla costituzione di una società ad hoc, spesso sovrabbondante per la gestione di un affare, magari importante, ma isolato e limitato nel tempo. Accanto agli aspetti positivi i patrimoni destinati manifestano tuttavia vari punti deboli. Questo scritto mira a porre in luce alcuni aspetti finanziari e di governance dei patrimoni destinati finora poco indagati, ma decisamente cruciali per il contributo di questi nuovi strumenti alla creazione (o, se non correttamente utilizzati, alla distruzione) di valore per impresa.
I patrimoni destinati a uno specifico affare. Nelle strategie industriali e finanziarie delle imprese e nei rapporti banca-impresa / Ecchia, Bruna. - (2007).
I patrimoni destinati a uno specifico affare. Nelle strategie industriali e finanziarie delle imprese e nei rapporti banca-impresa
ECCHIA, BRUNA
2007
Abstract
Il tema dei patrimoni destinati ha avuto, ad alcuni anni dalla riforma societaria che li ha introdotti nel nostro ordinamento, una vasta eco nella letteratura giuridica e una crescente, ma ancora una modesta, attenzione nella letteratura aziendale, fra l'altro focalizzata soprattutto sulle implementazioni di carattere contabile. In realtà tali strumenti appaiono meritevoli di ben maggiore considerazione poichè sono volti a favorire la realizzazione di "affari specifici" molto spesso innovativi, e che normalmente hanno significative ricadute sul piano della redditività ma anche del rischio, delimitando proprio gli effetti dell'esposizione a quest'ultimo - ossia le conseguenze di un eventuale insuccesso dell'affare - attraverso l'isolamento dell'area d'impatto rispetto al resto dell'azienda. In sostanza rappresentano un'alternativa, però interna all'azienda, alla classica soluzione esterna rappresentata dalla costituzione di una società ad hoc, spesso sovrabbondante per la gestione di un affare, magari importante, ma isolato e limitato nel tempo. Accanto agli aspetti positivi i patrimoni destinati manifestano tuttavia vari punti deboli. Questo scritto mira a porre in luce alcuni aspetti finanziari e di governance dei patrimoni destinati finora poco indagati, ma decisamente cruciali per il contributo di questi nuovi strumenti alla creazione (o, se non correttamente utilizzati, alla distruzione) di valore per impresa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.