Questo volume propone di considerare i diritti dei minori nell’ottica della Psicologia sociale e della Psicologia dello sviluppo. I diritti vengono colti come un ambito definito solo in parte dagli esperti del settore, vale a dire dal mondo giuridico: considerati in relazione a specifiche condizioni di vita e di sviluppo, se ne evidenziano le implicazioni in termini di sviluppo del ragionamento sociale e morale, significati socialmente elaborati e condivisi, processi di attribuzione di responsabilità riferita al loro effettivo rispetto, coinvolgimento degli adulti all’interno delle relazioni educative, percezioni di efficacia personale e collettiva in relazione a diverse fasi dello sviluppo e a contesti di appartenenza “normali” e “critici”. Si tratta di un testo di carattere interdisciplinare, che propone diverse chiavi di lettura, contributi di rassegna critica e dati di ricerca raccolti con diverse metodologie, convergenti nel considerare il minore come un soggetto sociale attivo e competente, partecipe dei processi decisionali che lo riguardano e suscettibile di acquisire una cultura del rispetto e della centralità della persona, in una visione che vede diritti e doveri, esigenze personali e della società, reciprocamente complementari. Da questa cultura, condivisa con gli adulti e le agenzie che hanno il dovere di occuparsene, emerge una nuova idea della tutela, che concilia la tensione alla protezione con l’aspirazione all’autonomia e alla libertà, in un’ottica di prevenzione del rischio psicosociale e di promozione del benessere, nel quadro dello sviluppo complessivo dell’identità.
Per una Psicologia dei Diritti dei Minori: Costruzioni sociali, responsabilità e ruoli educativi / Petrillo, Giovanna. - (2005).
Per una Psicologia dei Diritti dei Minori: Costruzioni sociali, responsabilità e ruoli educativi
PETRILLO, GIOVANNA
2005
Abstract
Questo volume propone di considerare i diritti dei minori nell’ottica della Psicologia sociale e della Psicologia dello sviluppo. I diritti vengono colti come un ambito definito solo in parte dagli esperti del settore, vale a dire dal mondo giuridico: considerati in relazione a specifiche condizioni di vita e di sviluppo, se ne evidenziano le implicazioni in termini di sviluppo del ragionamento sociale e morale, significati socialmente elaborati e condivisi, processi di attribuzione di responsabilità riferita al loro effettivo rispetto, coinvolgimento degli adulti all’interno delle relazioni educative, percezioni di efficacia personale e collettiva in relazione a diverse fasi dello sviluppo e a contesti di appartenenza “normali” e “critici”. Si tratta di un testo di carattere interdisciplinare, che propone diverse chiavi di lettura, contributi di rassegna critica e dati di ricerca raccolti con diverse metodologie, convergenti nel considerare il minore come un soggetto sociale attivo e competente, partecipe dei processi decisionali che lo riguardano e suscettibile di acquisire una cultura del rispetto e della centralità della persona, in una visione che vede diritti e doveri, esigenze personali e della società, reciprocamente complementari. Da questa cultura, condivisa con gli adulti e le agenzie che hanno il dovere di occuparsene, emerge una nuova idea della tutela, che concilia la tensione alla protezione con l’aspirazione all’autonomia e alla libertà, in un’ottica di prevenzione del rischio psicosociale e di promozione del benessere, nel quadro dello sviluppo complessivo dell’identità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.