La filosofia della selbstbesinnung di dilthey. dalla fondazione psico-antropologica alla fondazione etica dell’individualità

Rimarcando il nesso tra antropologia ed etica in Dilthey e il congedo, da parte di Dilthey, da ogni etica precettistica e formalistica, l'indagine mostra innanzitutto come di fronte alla decostruzione del soggetto Dilthey non prenda posizione né assumendo lo Übermensch nietzschiano, né la figura dell'uomo drammaticamente nostalgico della totalità ormai irrimediabilmente frantumata, ma neanche lasciando assorbire l'individuo nella confortevole nicchia epistemologica del soggetto epistemologica o all'interno della sfera di un anonimo Noi sociale oppure di un universalizzante Geist di matrice idealistica. Fondamentale diventa allora far risaltare come etica e storia, nel loro nesso, lavorano intorno ad un diverso concetto di soggettività, in grado di universalizzarsi nella quotidiana oggettivazione morale e storica, ma senza venir meno a se stessa, in una promozione che è arricchimento dei valori tanto della vita individuale quanto di quella sociale.