La scala “Self Perception Profile” (Harter, 1988) fa parte di una serie di strumenti elaborati da Harter (1985, 1988, 1992) per studiare la percezione di sé in bambini e adolescenti, nelle diverse componenti prese in esame dall'Autrice. All'interno del vasto panorama degli strumenti utili ad indagare le componenti della rappresentazione del sé, quello elaborato da Harter (1988) si colloca in una posizione particolare all'interno delle concettualizzazioni del sé inteso come sintesi (non soltanto additiva) di differenti dimensioni e di differenti piani di valutazione. Lo strumento, largamente utilizzato nel contesto americano, e di cui esistono studi di validazione in numerosi Paesi Europei, si basa sulla considerazione che la rappresentazione di Sé non derivi soltanto dalla valutazione delle proprie performance in specifici domini, ma si generi anche dalla valutazione che il soggetto compie a partire dalle opinioni e dai giudizi che attribuisce ad altri significativi rispetto a Sé (Cooley, 1902; James, 1892). Tale strumento è stato già tradotto e validato in Italia nella versione per bambini (Pedrabissi Santinello Scarpazza, 1988; Pedrabissi Santinello, 1992). Obiettivo del presente studio, è quello di fornire un ulteriore contributo alla validazione e adattamento della scala nella versione italiana per adolescenti, di cui è già stato presentato in altra sede un primo studio esplorativo (Aleni Sestito, Cozzolino, Menna, Sica, 2006).Abbiamo inteso, in particolare, realizzare un modello di Equazioni Strutturali per indagare la struttura fattoriale dello strumento, proponendo una riduzione del numero delle sottoscale. Dall'analisi fattoriale esplorativa emerge un modello che differenzia in maniera sufficientemente nitida l'afferenza degli item alle diverse sottoscale, con l'individuazione di otto fattori che spiegano il 55,93% della varianza totale. I rilievi emersi sembrano costituire un significativo progresso nel lavoro di validazione della scala nel contesto italiano.
Studio di validazione della versione italiana della scala "Self Perception Profile" di harter per adolescenti: ulteriori approfondimenti / Sestito, Laura; Cozzolino, MARIA DOMENICA; Menna, Palma; Sica, LUIGIA SIMONA. - (2007). (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Nazionale AIP, Sezione di Psicologia dello sviluppo tenutosi a Bergamo nel Settembre 2007).
Studio di validazione della versione italiana della scala "Self Perception Profile" di harter per adolescenti: ulteriori approfondimenti
SESTITO, LAURA;COZZOLINO, MARIA DOMENICA;MENNA, PALMA;SICA, LUIGIA SIMONA
2007
Abstract
La scala “Self Perception Profile” (Harter, 1988) fa parte di una serie di strumenti elaborati da Harter (1985, 1988, 1992) per studiare la percezione di sé in bambini e adolescenti, nelle diverse componenti prese in esame dall'Autrice. All'interno del vasto panorama degli strumenti utili ad indagare le componenti della rappresentazione del sé, quello elaborato da Harter (1988) si colloca in una posizione particolare all'interno delle concettualizzazioni del sé inteso come sintesi (non soltanto additiva) di differenti dimensioni e di differenti piani di valutazione. Lo strumento, largamente utilizzato nel contesto americano, e di cui esistono studi di validazione in numerosi Paesi Europei, si basa sulla considerazione che la rappresentazione di Sé non derivi soltanto dalla valutazione delle proprie performance in specifici domini, ma si generi anche dalla valutazione che il soggetto compie a partire dalle opinioni e dai giudizi che attribuisce ad altri significativi rispetto a Sé (Cooley, 1902; James, 1892). Tale strumento è stato già tradotto e validato in Italia nella versione per bambini (Pedrabissi Santinello Scarpazza, 1988; Pedrabissi Santinello, 1992). Obiettivo del presente studio, è quello di fornire un ulteriore contributo alla validazione e adattamento della scala nella versione italiana per adolescenti, di cui è già stato presentato in altra sede un primo studio esplorativo (Aleni Sestito, Cozzolino, Menna, Sica, 2006).Abbiamo inteso, in particolare, realizzare un modello di Equazioni Strutturali per indagare la struttura fattoriale dello strumento, proponendo una riduzione del numero delle sottoscale. Dall'analisi fattoriale esplorativa emerge un modello che differenzia in maniera sufficientemente nitida l'afferenza degli item alle diverse sottoscale, con l'individuazione di otto fattori che spiegano il 55,93% della varianza totale. I rilievi emersi sembrano costituire un significativo progresso nel lavoro di validazione della scala nel contesto italiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.