La stima dei danni da ozono dal rapporto S/R, metodo utilizzato in reti di biomonitoraggio europee e nord-americane, ha consentito, anche nelle condizioni tipiche dell’area mediterranea, di evidenziare perdite di produzione dovute all’ozono comprese tra il 18 ed il 23%. Alle minori produzioni del clone sensibile sono corrisposti valori più bassi di superficie fogliare, consumi idrici ed efficienza dell’uso dell’acqua, ma valori più alti di flusso evapotraspirativo e conducibilità stomatica. Tali differenze sono state confermate anche nelle OTC non filtrate, mentre in aria purificata dall’ozono i due cloni non hanno mostrato differenze di rilievo nei parametri esaminati. Il danno da ozono stimato sempre dal rapporto S/R è stato più alto nelle OTC (31%) rispetto a quanto osservato in aria ambiente (23%), a causa del fatto che le più alte temperature registrate nelle camere hanno amplificato i danni da ozono. Per lo stesso motivo le perdite di produzione stimate nelle OTC dal rapporto tra le produzioni del clone sensibile ottenute in aria non filtrata ed in aria filtrata, sono state molto alte (38%). Naturalmente, nelle OTC il clone resistente non ha fatto registrare differenze tra le OTC filtrate e non filtrate. Inoltre il fatto che in assenza di ozono (OTC filtrate) i consumi idrici ed i flussi evapotraspirativi dei due cloni non siano stati differenti, mentre sono stati più alti nel clone sensibile allevato in presenza di ozono, conferma il fatto che il danno da ozono ha determinato un alterazione della conducibilità stomatica solamente nel clone sensibile. Il fatto che nel clone sensibile i tipici sintomi fogliari del danno da ozono siano stati osservati solo in alcuni cicli caratterizzati da livelli di inquinamento particolarmente elevati, mentre le produzioni sono state più basse in quasi tutti i cicli di crescita, dimostra che il danno da ozono può ridurre la fotosintesi e la produttività anche in assenza di manifestazioni visibili del danno .

Relazioni tra parametri ambientali e risposta delle piante agli inquinanti atmosferici, con particolare riferimento all'ozono / Fagnano, Massimo. - (2001).

Relazioni tra parametri ambientali e risposta delle piante agli inquinanti atmosferici, con particolare riferimento all'ozono

FAGNANO, MASSIMO
2001

Abstract

La stima dei danni da ozono dal rapporto S/R, metodo utilizzato in reti di biomonitoraggio europee e nord-americane, ha consentito, anche nelle condizioni tipiche dell’area mediterranea, di evidenziare perdite di produzione dovute all’ozono comprese tra il 18 ed il 23%. Alle minori produzioni del clone sensibile sono corrisposti valori più bassi di superficie fogliare, consumi idrici ed efficienza dell’uso dell’acqua, ma valori più alti di flusso evapotraspirativo e conducibilità stomatica. Tali differenze sono state confermate anche nelle OTC non filtrate, mentre in aria purificata dall’ozono i due cloni non hanno mostrato differenze di rilievo nei parametri esaminati. Il danno da ozono stimato sempre dal rapporto S/R è stato più alto nelle OTC (31%) rispetto a quanto osservato in aria ambiente (23%), a causa del fatto che le più alte temperature registrate nelle camere hanno amplificato i danni da ozono. Per lo stesso motivo le perdite di produzione stimate nelle OTC dal rapporto tra le produzioni del clone sensibile ottenute in aria non filtrata ed in aria filtrata, sono state molto alte (38%). Naturalmente, nelle OTC il clone resistente non ha fatto registrare differenze tra le OTC filtrate e non filtrate. Inoltre il fatto che in assenza di ozono (OTC filtrate) i consumi idrici ed i flussi evapotraspirativi dei due cloni non siano stati differenti, mentre sono stati più alti nel clone sensibile allevato in presenza di ozono, conferma il fatto che il danno da ozono ha determinato un alterazione della conducibilità stomatica solamente nel clone sensibile. Il fatto che nel clone sensibile i tipici sintomi fogliari del danno da ozono siano stati osservati solo in alcuni cicli caratterizzati da livelli di inquinamento particolarmente elevati, mentre le produzioni sono state più basse in quasi tutti i cicli di crescita, dimostra che il danno da ozono può ridurre la fotosintesi e la produttività anche in assenza di manifestazioni visibili del danno .
2001
Relazioni tra parametri ambientali e risposta delle piante agli inquinanti atmosferici, con particolare riferimento all'ozono / Fagnano, Massimo. - (2001).
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