La Ciclosporina-A (Cs-A) è un farmaco immunosoppressivo utilizzato, in campo umano, per prevenire il rigetto di organi trapiantati nonché per il trattamento di malattie autoimmuni. In campo veterinario, la Cs-A trova impiego nel trattamento della cheratocongiuntivite secca e nella glomerulo-nefrite dei cani. Il trattamento con la Cs-A, tuttavia, ha mostrato dei limiti notevoli per gli effetti collaterali che induce, come ipertensione e nefrotossicità. La nefrotossicità indotta dalla CsA è caratterizzata sia da una disfunzione renale, che si evidenzia con un aumento della creatinina sierica ed una diminuzione della clearance della creatinina e sia da un danno morfologico che si evidenzia con fibrosi interstiziale ed arteriopatia. I meccanismi responsabili di tali effetti non sono ancora ben noti, comunque, vari autori hanno dimostrato che gli effetti cardiavoscolari e renali sarebbero correlati a diversi meccanismi quali: attivazione del sistema Renina-Angiotensina, aumento della sintesi delle endoteline, aumento del tono del simpatico, riduzione della produzione di prostaciclina (PGI2). Sebbene sono stati individuati diversi possibili meccanismi d'azione responsabili della nefrotossicità indotta dalla ciclosporina, è stato inoltre proposto che la tossicità relativa alla ciclosporina possa essere in parte dovuta anche ad una eccessiva produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS). Al fine di ottenere un miglior risultato terapeutico, in molti protocolli la Cs-A viene associata all'idrocortisone (HC), in quanto quest'ultimo è dotato di un'attività fortemente immunosoppressiva. Tale azione è da ricondurre all'apoptosi che induce nei linfociti T mediante l'attivazione dei geni responsabili della lisi o reprimendo l'espressione del gene responsabile della crescita e della proliferazione cellulare. Nostri studi hanno dimostrato un effetto protettivo svolto dall'idrocortisone sulla cardiotossicità indotta dalla Cs-A, attribuita ad una diminuzione della perossidazione lipidica ed alla concentrazione di calcio intracellulare nei cardiomiociti di ratto. Il nostro progetto di ricerca si propone di valutare gli effetti della Cs-A,da sola o associata con l'idrocortisone sulla pressione sanguigna, sui valori di creatinina, di urea sierica, sugli enzimi antiossidanti quali superossidodismutasi (SOD), catalasi (CAT), glutatione perossidasi (GSH) ed inoltre valutare l'attività dei farmaci sulla perossidazione lipidica e sulle eventuali alterazioni morfologiche del tessuto renale, al fine di ottimizzare la terapia a base di ciclosporina.

Attività dell'idrocortisone sugli effetti nefrotossici indotti dalla CiclosporinaA / Florio, Salvatore. - (2007).

Attività dell'idrocortisone sugli effetti nefrotossici indotti dalla CiclosporinaA.

FLORIO, SALVATORE
2007

Abstract

La Ciclosporina-A (Cs-A) è un farmaco immunosoppressivo utilizzato, in campo umano, per prevenire il rigetto di organi trapiantati nonché per il trattamento di malattie autoimmuni. In campo veterinario, la Cs-A trova impiego nel trattamento della cheratocongiuntivite secca e nella glomerulo-nefrite dei cani. Il trattamento con la Cs-A, tuttavia, ha mostrato dei limiti notevoli per gli effetti collaterali che induce, come ipertensione e nefrotossicità. La nefrotossicità indotta dalla CsA è caratterizzata sia da una disfunzione renale, che si evidenzia con un aumento della creatinina sierica ed una diminuzione della clearance della creatinina e sia da un danno morfologico che si evidenzia con fibrosi interstiziale ed arteriopatia. I meccanismi responsabili di tali effetti non sono ancora ben noti, comunque, vari autori hanno dimostrato che gli effetti cardiavoscolari e renali sarebbero correlati a diversi meccanismi quali: attivazione del sistema Renina-Angiotensina, aumento della sintesi delle endoteline, aumento del tono del simpatico, riduzione della produzione di prostaciclina (PGI2). Sebbene sono stati individuati diversi possibili meccanismi d'azione responsabili della nefrotossicità indotta dalla ciclosporina, è stato inoltre proposto che la tossicità relativa alla ciclosporina possa essere in parte dovuta anche ad una eccessiva produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS). Al fine di ottenere un miglior risultato terapeutico, in molti protocolli la Cs-A viene associata all'idrocortisone (HC), in quanto quest'ultimo è dotato di un'attività fortemente immunosoppressiva. Tale azione è da ricondurre all'apoptosi che induce nei linfociti T mediante l'attivazione dei geni responsabili della lisi o reprimendo l'espressione del gene responsabile della crescita e della proliferazione cellulare. Nostri studi hanno dimostrato un effetto protettivo svolto dall'idrocortisone sulla cardiotossicità indotta dalla Cs-A, attribuita ad una diminuzione della perossidazione lipidica ed alla concentrazione di calcio intracellulare nei cardiomiociti di ratto. Il nostro progetto di ricerca si propone di valutare gli effetti della Cs-A,da sola o associata con l'idrocortisone sulla pressione sanguigna, sui valori di creatinina, di urea sierica, sugli enzimi antiossidanti quali superossidodismutasi (SOD), catalasi (CAT), glutatione perossidasi (GSH) ed inoltre valutare l'attività dei farmaci sulla perossidazione lipidica e sulle eventuali alterazioni morfologiche del tessuto renale, al fine di ottimizzare la terapia a base di ciclosporina.
2007
Attività dell'idrocortisone sugli effetti nefrotossici indotti dalla CiclosporinaA / Florio, Salvatore. - (2007).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/334704
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact