Tertulliano. Gli spettacoli Introduzione, testo latino, traduzione e note

Il De spectaculis di Tertulliano è uno dei primi trattati composti dallo scrittore africano, (datato tra il 197 e il 202/203 d.C.), in cui gli spunti polemici verso qualsiasi forma di spettacolo vengono sistemati e approfonditi in un'organica teoria critica. L’introduzione, la traduzione e il commento puntuale evidenziano come l'opera, oltre ad offrire un patrimonio ricco di notizie antiquarie, costituisca un saggio polemico finemente costruito nella sua struttura, un trattato che con approfondimento teologico ribadisce contenuti di fede e apporta una concezione nuova delle forme spettacolari, in accesa polemica sia con il mondo pagano sia con quei gruppi, all'interno della comunità cristiana, fautori di una posizione più morbida e conciliante rispetto alla linea intransigente di condanna degli spettacoli. Il contributo dimostra come Tertulliano non affronti solo la questione della liceità degli spettacoli: suo intento primario era quello di edificare statuti comportamentali confacenti alla nuova religione, che mirava a differenziarsi da quella pagana e da tutta la sua ritualità, senza cercare alcuna forma di omologazione. Particolare attenzione viene rivolta nel commento alle forme linguistiche e alle costruzioni retoriche.