Recenti evidenze hanno dimostrato che patologie neoplastiche si associano allo sviluppo di anticorpi sierici specifici per epitopi presenti selettivamente su marcatori tumorali (Petricoin et al., Lancet, 2002,359:572). Questi studi indicano che in soggetti portatori di una proliferazione neoplastica si sviluppa un repertorio anticorpale tumore specifico costituito da un pool sierico di immunoglobuline che riconoscono epitopi generati in vivo nel corso dello progressione del fenotipo neoplastico. Il pool di anticorpi tumore-specifico si evolve nel corso della patologia neoplastica ed include specificità epitopiche associate a stadi distinti della malattia. Infatti, studi di espressione genica mediante micro-array ha dimostrato che la patologia neoplastica può essere dissecata in fenotipi proteici multipli che sono espressione dell'adattamento della cellula neoplastica nel corso della progressione clinica ed in risposta a trattamenti polichemioterapici, che risultano spesso in una malattia residua minima di incerto inquadramento clinico e con risposte terapeutiche incomplete. Lo studio del repertorio anticorpale tumore specifico e l'identificazione degli epitopi tumore specifici è resa possible dall'analisi di librerie peptidiche (Random Peptide Libraries, RPL) (Scala et al., J. Immunol., 162: 6155-6161, 1999) utilizzando Immunoglobuline (Igs) sieriche isolate da soggetti affetti dalla patologia neoplastica in esame.. L'identificazione di un nuovo marcatore tumorale proteico o di un suo epitopo comporta il vantaggio aggiuntivo di un suo possible utilizzo immunoterapeutico. Infatti, gli epitopi peptidici, avendo una conformazione spaziale simile a quella dell'epitopo originale che ha indotto la produzione dell'anticorpo, sarà immunogenico in vivo ed in grado di elicitare una risposta anticorpale contro il marcatore tumorale. Nei laboratory di una delle Unità afferenti al presente progetto (Unità Tuccillo), è stato sviluppato un anticorpo monoclonale (UN1) che riconosce una proteina di 110-130 Kda presente su cellule di carcinomi della Mammella (Tassone et al., Anticancer Research 22: 2333, 2002.), suggerendo che la proteina target possa fungere da marcatore tumorale. Per testare questa possibilità, si procederà alla purificazione biochimica della proteina e alla sua identificazione mediante 2D-MS.
Analisi del corredo proteomico di sieri e tessuti neoplastici isolati da pazienti affetti da Carcinoma gastrico associato ad infezione da Helicobacter pylori / Arcari, Paolo. - (2003). (Intervento presentato al convegno Identificazione di nuovi marcatori tumorali mediante analisi del corredo proteomico ed epitopico di cellule neoplastiche nel gennaio 2004).
Analisi del corredo proteomico di sieri e tessuti neoplastici isolati da pazienti affetti da Carcinoma gastrico associato ad infezione da Helicobacter pylori.
ARCARI, PAOLO
2003
Abstract
Recenti evidenze hanno dimostrato che patologie neoplastiche si associano allo sviluppo di anticorpi sierici specifici per epitopi presenti selettivamente su marcatori tumorali (Petricoin et al., Lancet, 2002,359:572). Questi studi indicano che in soggetti portatori di una proliferazione neoplastica si sviluppa un repertorio anticorpale tumore specifico costituito da un pool sierico di immunoglobuline che riconoscono epitopi generati in vivo nel corso dello progressione del fenotipo neoplastico. Il pool di anticorpi tumore-specifico si evolve nel corso della patologia neoplastica ed include specificità epitopiche associate a stadi distinti della malattia. Infatti, studi di espressione genica mediante micro-array ha dimostrato che la patologia neoplastica può essere dissecata in fenotipi proteici multipli che sono espressione dell'adattamento della cellula neoplastica nel corso della progressione clinica ed in risposta a trattamenti polichemioterapici, che risultano spesso in una malattia residua minima di incerto inquadramento clinico e con risposte terapeutiche incomplete. Lo studio del repertorio anticorpale tumore specifico e l'identificazione degli epitopi tumore specifici è resa possible dall'analisi di librerie peptidiche (Random Peptide Libraries, RPL) (Scala et al., J. Immunol., 162: 6155-6161, 1999) utilizzando Immunoglobuline (Igs) sieriche isolate da soggetti affetti dalla patologia neoplastica in esame.. L'identificazione di un nuovo marcatore tumorale proteico o di un suo epitopo comporta il vantaggio aggiuntivo di un suo possible utilizzo immunoterapeutico. Infatti, gli epitopi peptidici, avendo una conformazione spaziale simile a quella dell'epitopo originale che ha indotto la produzione dell'anticorpo, sarà immunogenico in vivo ed in grado di elicitare una risposta anticorpale contro il marcatore tumorale. Nei laboratory di una delle Unità afferenti al presente progetto (Unità Tuccillo), è stato sviluppato un anticorpo monoclonale (UN1) che riconosce una proteina di 110-130 Kda presente su cellule di carcinomi della Mammella (Tassone et al., Anticancer Research 22: 2333, 2002.), suggerendo che la proteina target possa fungere da marcatore tumorale. Per testare questa possibilità, si procederà alla purificazione biochimica della proteina e alla sua identificazione mediante 2D-MS.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.