I giovani del XXI secolo: una nuova generazione politica?

L'accostamento di termini quali giovani-politica-partecipazione evoca oggi un senso di profondo contrasto e di distanza incolmabile. Tra gli studiosi europei c'è accordo sul fatto che i giovani hanno smarrito loro soggettività sociale e-ancor di più-la loro soggettività politica. C'è da chiedersi se si può ancora parlare di generazione e di coscienza politica nei giovani. Per poter dare una risposta è necessario abbandonare l'idea secondo cui la coscienza politica consiste nella passiva adesione ad una idea politica poiché questa concezione ipotizza la passività di certi individui e l'iperattivismo di altri. La variante più moderna della coscienza politica nasce come coscienza democratica, come coscienza di partecipazione sociale in difesa di interessi comuni. Se in Europa, da un lato l'impegno politico dei giovani è diminuito, dall'altra si stanno sviluppando nuove forme di partecipazione vicine all'associazionismo sociale che favoriscono sia la diffusione di una cultura politica basata sulla negoziazione e conciliazione degli interessi sia il decentramento del potere. L'impegno nelle più diverse associazioni esprimerebbe una nuova forma di partecipazione politica più silenziosa rispetto a quella del passato, ma non per questo meno efficace.