Contemplazione e partecipazione rappresentano i termini di una dicotomia sempre presente, seppure con alterni equilibri, nel fenomeno dell'Interno architettonico, sia considerato dal punto di vista della fruizione, ovvero l'abitare, sia quale oggetto del fare progettuale e del costruire. Questo studio conduce una lettura attraverso tale dualità di atteggiamenti, giungendo a considerare che, nell'ambito della piccola scala, la contemplazione della forma delle cose, per la specificità dell'abitare e per il contributo alla significazione offerto dall'uso e dalla continuità dell'esistenza quotidiana, diviene fattore di promozione verso la partecipazione, intesa quale interazione di valori tra spazio, arredi ed abitanti, produttiva di significati e consapevolezze in relazione ai diversi stati culturali ed ambientali. L'utilizzo di tale chiave di lettura consente di entrare nel merito di aspetti caratterizzanti e fondativi del valore della cultura dell'abitare, i quali, pur rappresentati e sostanziati dalla consistenza della determinazione formale, non possono essere compresi nell'intera loro portata se non considerando il fenomeno che da essa prende avvio nella partecipazione. Porsi in tale atteggiamento nei confronti del progetto dell'Interno, guardando contemporaneamente l'oggetto ed il fenomeno che da esso scaturisce, può aiutare ad imparare a distinguere il valore della Forma formante dai formalismi, attenzione quanto mai necessaria nell'ambito degli studi architettonici che più da vicino si appresta a delineare i luoghi della vita dell'uomo e con ciò contribuire alla sua qualità ed intensità. Prefazione di Filippo Alison
Il valore dell'interno tra contemplazione e partecipazione / Cafiero, Gioconda. - STAMPA. - (2002).
Il valore dell'interno tra contemplazione e partecipazione
CAFIERO, GIOCONDA
2002
Abstract
Contemplazione e partecipazione rappresentano i termini di una dicotomia sempre presente, seppure con alterni equilibri, nel fenomeno dell'Interno architettonico, sia considerato dal punto di vista della fruizione, ovvero l'abitare, sia quale oggetto del fare progettuale e del costruire. Questo studio conduce una lettura attraverso tale dualità di atteggiamenti, giungendo a considerare che, nell'ambito della piccola scala, la contemplazione della forma delle cose, per la specificità dell'abitare e per il contributo alla significazione offerto dall'uso e dalla continuità dell'esistenza quotidiana, diviene fattore di promozione verso la partecipazione, intesa quale interazione di valori tra spazio, arredi ed abitanti, produttiva di significati e consapevolezze in relazione ai diversi stati culturali ed ambientali. L'utilizzo di tale chiave di lettura consente di entrare nel merito di aspetti caratterizzanti e fondativi del valore della cultura dell'abitare, i quali, pur rappresentati e sostanziati dalla consistenza della determinazione formale, non possono essere compresi nell'intera loro portata se non considerando il fenomeno che da essa prende avvio nella partecipazione. Porsi in tale atteggiamento nei confronti del progetto dell'Interno, guardando contemporaneamente l'oggetto ed il fenomeno che da esso scaturisce, può aiutare ad imparare a distinguere il valore della Forma formante dai formalismi, attenzione quanto mai necessaria nell'ambito degli studi architettonici che più da vicino si appresta a delineare i luoghi della vita dell'uomo e con ciò contribuire alla sua qualità ed intensità. Prefazione di Filippo AlisonI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.