La rete delle città irpine e il sistema integrato dei trasportiLa Provincia di Avellino: 119 comuni, 2.717 chilometri quadrati, 435.000 abitanti circa, una sostenibilità ambientale all'impatto antropico di ben 1.300.000 abitanti. L'armatura urbana storica irpina è di grande valore ed importanza nella organizzazione territoriale appenninica per il collegamento dei versanti tirrenico e adriatico. La crescita incontrollata e ingovernabile dell'area metropolitana di Napoli degli ultimi decenni ha raggiunto dimensioni allarmanti e rischia di travolgere i già precari equilibri demografici dell'Irpinia che tuttavia mostra i migliori indici di produzione di beni e servizi nonché di contributo positivo al PIL regionale e nazionale in controtendenza rispetto ai dati negativi espressi dalla Provincia di Napoli.La crisi della Regione Campania nella sanità pubblica è la crisi di Napoli e della sua Provincia.La crisi della Regione Campania nella gestione dei rifiuti è la crisi di Napoli e della sua Provincia.Gli effetti negativi di tali crisi investono però i territori dell'intera regione e in particolare quelle aree come l'Irpinia, il Sannio, il Cilento ed anche il Casertano.La fragilità demografica dell'Irpinia si traduce nel rischio di aggressione per la destinazione di megadiscariche in territori di pregio ambientale e soprattutto vergini e non inquinati. Invece di destinare tali aree ai rifiuti della provincia di Napoli progettiamo nuove città e costruiamo la concreta opportunità di riequilibrio dell'armatura urbana regionale contro la congestione senza sviluppo della fascia costiera di Napoli e la senescenza funzionale dei piccoli comuni delle altre province.Questo l'obiettivo che si intende perseguire. Mettere in moto un processo virtuoso di consorzio di piccoli comuni intorno a quattro comprensori che si possono identificare rispettivamente nel:q comprensorio di Avellino;q comprensorio di Ariano Irpino – Grottaminarda;q comprensorio di Lioni – Teora;q comprensorio di Bisaccia – Calitri.In sostanza ciascun comprensorio è costituito da municipalità ed ogni municipalità, a sua volta, è costituita dal consorzio di alcuni piccoli comuni per i quali è previsto l'incremento demografico ed edilizio in relazione alla sostenibilità territoriale all'impatto antropico di ogni comune.Considerando che i quattro comprensori, in linea teorica, possono svilupparsi fino a circa trecentomila abitanti, ognuno di essi, a loro volta, è costituito da municipalità dai quarantamila ai centomila abitanti circa.La individuazione dei comprensori scaturisce da tre fattori presi in esame:1. la struttura geo-morfologica e idrogeologica dei macrosistemi territoriali, la natura dei luoghi;2. l'armatura urbana storica e la stratificazione dell'attività antropica del territorio, la storia;3. gli indirizzi strategici dei Sistemi Territoriali di Sviluppo indicati dal PTR e lo stato dell'arte, l'architettura del territorio.Natura, Storia, Architettura per il nuovo millennio e per le nuove città in cui la sperimentazione progettuale sia in grado di formulare i nuovi paradigmi dell'abitare e del vivere attraverso l'impiego delle tecnologie innovative per il risparmio energetico, per l'abbattimento delle barriere architettoniche, per rispondere concretamente alle esigenze sociali e ai fabbisogni delle popolazioni insediate di attrezzature pubbliche e di servizi collettivi. Dobbiamo costruire le nuove città senza dimenticare i cuori antichi dei centri storici e delle loro reti di connessione ma le nuove città possono integrare e proiettare nel futuro prossimo venturo le radici del passato senza che diventino luoghi senza più memoria perché senza più vita.Le nuove generazioni chiedono regole certe per competere con i coetanei europei e del mondo intero e questo non possiamo e non dobbiamo mai dimenticarlo altrimenti diventiamo complici del degrado sociale, culturale e ambientale al quale stiamo assistendo.Che dire per il prossimo decennio, restiamo a guardare mentre nelle esposizioni internazionali di architettura si illustrano idee e progetti per le metropoli del nord e del resto dell'Europa mentre l'armatura urbana dell'Irpinia viene travolta dalle megadiscariche regionali di rifiuti urbani e dalla desertificazione umana dei suoi Comuni? Abbiamo la volontà di batterci per idee alternative per mettere in campo le energie progettuali delle forze dei nuovi architetti e pianificatori che intendono coniugare il significato della protezione della natura, della salvaguardia integrale dei centri storici con le ragioni dello sviluppo economico, sociale e culturale della gioventù campana e non condannarla ad altre fasi di emigrazione proprio oggi che le risorse umane dei giovani sono preziose ed esprimono una ricchezza di una comunità.I consorzi dei comuni in municipalità e in comprensori deve definirsi in relazione al sistema integrato dei trasporti pubblici, infatti la rete delle quattro città individuata per l'Irpinia è connessa mediante l'anello ferroviario del Metrò irpino con gli scambiatori intermodali previsti ad Avellino, Lioni, Teora, Calitri, Bisaccia, Grottaminarda, Ariano Irpino e Baiano.
La Provincia di Avellino, i quattro comprensori e le ventiquattro municipalità per il riequilibrio della Regione Campania / Buondonno, Emma; R., Bacci; F., Basile; M. S. A. R. N. E. L. L., I.. - (2008). (Intervento presentato al convegno Verso il parco interregionale dell'Ofanto tenutosi a Castello Baronale, Monteverde (AV) nel 18 ottobre 2008).
La Provincia di Avellino, i quattro comprensori e le ventiquattro municipalità per il riequilibrio della Regione Campania.
BUONDONNO, EMMA;
2008
Abstract
La rete delle città irpine e il sistema integrato dei trasportiLa Provincia di Avellino: 119 comuni, 2.717 chilometri quadrati, 435.000 abitanti circa, una sostenibilità ambientale all'impatto antropico di ben 1.300.000 abitanti. L'armatura urbana storica irpina è di grande valore ed importanza nella organizzazione territoriale appenninica per il collegamento dei versanti tirrenico e adriatico. La crescita incontrollata e ingovernabile dell'area metropolitana di Napoli degli ultimi decenni ha raggiunto dimensioni allarmanti e rischia di travolgere i già precari equilibri demografici dell'Irpinia che tuttavia mostra i migliori indici di produzione di beni e servizi nonché di contributo positivo al PIL regionale e nazionale in controtendenza rispetto ai dati negativi espressi dalla Provincia di Napoli.La crisi della Regione Campania nella sanità pubblica è la crisi di Napoli e della sua Provincia.La crisi della Regione Campania nella gestione dei rifiuti è la crisi di Napoli e della sua Provincia.Gli effetti negativi di tali crisi investono però i territori dell'intera regione e in particolare quelle aree come l'Irpinia, il Sannio, il Cilento ed anche il Casertano.La fragilità demografica dell'Irpinia si traduce nel rischio di aggressione per la destinazione di megadiscariche in territori di pregio ambientale e soprattutto vergini e non inquinati. Invece di destinare tali aree ai rifiuti della provincia di Napoli progettiamo nuove città e costruiamo la concreta opportunità di riequilibrio dell'armatura urbana regionale contro la congestione senza sviluppo della fascia costiera di Napoli e la senescenza funzionale dei piccoli comuni delle altre province.Questo l'obiettivo che si intende perseguire. Mettere in moto un processo virtuoso di consorzio di piccoli comuni intorno a quattro comprensori che si possono identificare rispettivamente nel:q comprensorio di Avellino;q comprensorio di Ariano Irpino – Grottaminarda;q comprensorio di Lioni – Teora;q comprensorio di Bisaccia – Calitri.In sostanza ciascun comprensorio è costituito da municipalità ed ogni municipalità, a sua volta, è costituita dal consorzio di alcuni piccoli comuni per i quali è previsto l'incremento demografico ed edilizio in relazione alla sostenibilità territoriale all'impatto antropico di ogni comune.Considerando che i quattro comprensori, in linea teorica, possono svilupparsi fino a circa trecentomila abitanti, ognuno di essi, a loro volta, è costituito da municipalità dai quarantamila ai centomila abitanti circa.La individuazione dei comprensori scaturisce da tre fattori presi in esame:1. la struttura geo-morfologica e idrogeologica dei macrosistemi territoriali, la natura dei luoghi;2. l'armatura urbana storica e la stratificazione dell'attività antropica del territorio, la storia;3. gli indirizzi strategici dei Sistemi Territoriali di Sviluppo indicati dal PTR e lo stato dell'arte, l'architettura del territorio.Natura, Storia, Architettura per il nuovo millennio e per le nuove città in cui la sperimentazione progettuale sia in grado di formulare i nuovi paradigmi dell'abitare e del vivere attraverso l'impiego delle tecnologie innovative per il risparmio energetico, per l'abbattimento delle barriere architettoniche, per rispondere concretamente alle esigenze sociali e ai fabbisogni delle popolazioni insediate di attrezzature pubbliche e di servizi collettivi. Dobbiamo costruire le nuove città senza dimenticare i cuori antichi dei centri storici e delle loro reti di connessione ma le nuove città possono integrare e proiettare nel futuro prossimo venturo le radici del passato senza che diventino luoghi senza più memoria perché senza più vita.Le nuove generazioni chiedono regole certe per competere con i coetanei europei e del mondo intero e questo non possiamo e non dobbiamo mai dimenticarlo altrimenti diventiamo complici del degrado sociale, culturale e ambientale al quale stiamo assistendo.Che dire per il prossimo decennio, restiamo a guardare mentre nelle esposizioni internazionali di architettura si illustrano idee e progetti per le metropoli del nord e del resto dell'Europa mentre l'armatura urbana dell'Irpinia viene travolta dalle megadiscariche regionali di rifiuti urbani e dalla desertificazione umana dei suoi Comuni? Abbiamo la volontà di batterci per idee alternative per mettere in campo le energie progettuali delle forze dei nuovi architetti e pianificatori che intendono coniugare il significato della protezione della natura, della salvaguardia integrale dei centri storici con le ragioni dello sviluppo economico, sociale e culturale della gioventù campana e non condannarla ad altre fasi di emigrazione proprio oggi che le risorse umane dei giovani sono preziose ed esprimono una ricchezza di una comunità.I consorzi dei comuni in municipalità e in comprensori deve definirsi in relazione al sistema integrato dei trasporti pubblici, infatti la rete delle quattro città individuata per l'Irpinia è connessa mediante l'anello ferroviario del Metrò irpino con gli scambiatori intermodali previsti ad Avellino, Lioni, Teora, Calitri, Bisaccia, Grottaminarda, Ariano Irpino e Baiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.