La consulenza genetica (CG) costituisce una nuova frontiera per quanti si occupano di intervento psicologico-clinico nei contesti sanitari. La domanda di CG prenatale o riproduttiva può rappresentare un passaggio fondamentale nel gestire scelte riproduttive consapevoli in situazioni di rischio genetico (Kessler, 1997; Nusbaum et al., 2008; Uhlmann, Schuette, Yashar, 2009; Zaccaro, Freda, 2009). Da due anni è in corso una collaborazione con il Servizio di Cardiomiologia e Genetica Medica volta ad indagare ed integrare le dinamiche psicologiche entro il processo di CG. Obiettivi. Il lavoro di ricerca intende esplorare i processi motivazionali e di significazione che orientano la domanda di CG prenatale e riproduttiva. Metodologia. Dopo una fase di osservazione partecipante dell’iter consulenziale, sono state condotte interviste semi-strutturate a probandi in fase pre-/post-CG. La metodologia IPA è stata adottata nell’analisi dell’interviste. Risultati/conclusioni. Se una diagnosi medica trae origine, in genere, da una condizione sintomatologica, la richiesta di CG origina, invece, da una storia familiare, dall’iscrizione del probando in una rete di legami inter/intra-generazionali. Essa si trasforma in domanda in ragione di transizioni e di compiti evolutivi che riguardano sia il probando che la sua famiglia. La domanda di CG trae fondamento da una crisi di decisionalità connessa ad un evento critico in cui la condizione di rischio, insinuatasi silenziosamente nella propria storia di vita, può essere conosciuta. Riteniamo che la comprensione di tali dinamiche, nonché la possibilità che esse siano trattati all’interno del processo di consulenza, sia presupposto fondamentale alla possibilità di sostenere processi decisionali informati, condivisi, consapevoli.
Domanda di consulenza genetica e progetto riproduttivo / Freda, MARIA FRANCESCA; Zaccaro, Antonella; Gleijeses, MARIA GLORIA; Politano, Luisa. - (2010). (Intervento presentato al convegno IX Congresso Nazionale SIPSA tenutosi a Bergamo nel 23-25 settembre 2010).
Domanda di consulenza genetica e progetto riproduttivo
FREDA, MARIA FRANCESCA;ZACCARO, ANTONELLA;GLEIJESES, MARIA GLORIA;POLITANO, LUISA
2010
Abstract
La consulenza genetica (CG) costituisce una nuova frontiera per quanti si occupano di intervento psicologico-clinico nei contesti sanitari. La domanda di CG prenatale o riproduttiva può rappresentare un passaggio fondamentale nel gestire scelte riproduttive consapevoli in situazioni di rischio genetico (Kessler, 1997; Nusbaum et al., 2008; Uhlmann, Schuette, Yashar, 2009; Zaccaro, Freda, 2009). Da due anni è in corso una collaborazione con il Servizio di Cardiomiologia e Genetica Medica volta ad indagare ed integrare le dinamiche psicologiche entro il processo di CG. Obiettivi. Il lavoro di ricerca intende esplorare i processi motivazionali e di significazione che orientano la domanda di CG prenatale e riproduttiva. Metodologia. Dopo una fase di osservazione partecipante dell’iter consulenziale, sono state condotte interviste semi-strutturate a probandi in fase pre-/post-CG. La metodologia IPA è stata adottata nell’analisi dell’interviste. Risultati/conclusioni. Se una diagnosi medica trae origine, in genere, da una condizione sintomatologica, la richiesta di CG origina, invece, da una storia familiare, dall’iscrizione del probando in una rete di legami inter/intra-generazionali. Essa si trasforma in domanda in ragione di transizioni e di compiti evolutivi che riguardano sia il probando che la sua famiglia. La domanda di CG trae fondamento da una crisi di decisionalità connessa ad un evento critico in cui la condizione di rischio, insinuatasi silenziosamente nella propria storia di vita, può essere conosciuta. Riteniamo che la comprensione di tali dinamiche, nonché la possibilità che esse siano trattati all’interno del processo di consulenza, sia presupposto fondamentale alla possibilità di sostenere processi decisionali informati, condivisi, consapevoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.