Introduzione: McAdams (1993, 2001), partendo dai lavori di Erikson (1968) e, in particolare dall’aspetto sociale della costruzione dell’identità, parla di una Life Story Theory of Identity in virtù della quale la storia di vita non è solo espressione della identità del narrante ma anche un modo di conoscersi e di dare un significato alle esperienze che riguardano il Sé. In tal senso, l’identità narrativa coincide con l’identità stessa (Confalonieri, 2008). La scelta di utilizzare interviste narrative con un campione di adolescenti è motivata dalla possibilità di rintracciare nei loro racconti autobiografici elementi caratterizzanti le loro vite e i sottostanti processi psicologici di costruzione del Sé (McAdams, Josselson, Lieblich, 2006, 2007). L’obiettivo della presente ricerca è di carattere esplorativo focalizzato sull’indagine delle caratteristiche identitarie di adolescenti che si riconoscono nel gruppo “Emo”, e sull’aspetto dell’identità collettiva, molto forte in questa subcultura, all’interno della quale è possibile costruire un’identità personale (Amerio et al., 1990) ipotizzando che gli Emo costruiscano la loro identità mediante l’aggregazione al gruppo. Metodologia: È stato utilizzato un approccio quali-quantitativo (Flick, 2001; Mazzara, 2002) con raccolta dati sul campo. I soggetti (N=15) di età compresa tra i 14 e i 16 anni sono stati raggiunti nei loro naturali luoghi di aggregazione. Lo strumento utilizzato è l’intervista narrativa autobiografica (Bruner, 1990, 2002; McAdams, 1995) con la seguente consegna: “Raccontami la storia della tua vita, ciò che ti sembra utile a raccontarmi chi sei e come sei diventato ciò che sei”. L’approccio utilizzato è misto e consiste di un’analisi lessicale basato sull’analisi dell’associazione di parole e sull’analisi fattoriale delle corrispondenze con l’ausilio del software T-Lab (Lancia, 2004), e un’analisi categoriale con l’utilizzo di una griglia di codifica della relazione Sé-Altro (Aleni Sestito, Parrello, Nasti, Sica, 2009). Risultati e Conclusioni: Dall’analisi lessicale emergono 4 cluster da cui emerge un forte bisogno di affiliazione e supporto. I dati dell’analisi categoriale confermano questi risultati, evidenziando che questo bisogno viene soddisfatto attraverso un’adesione comportamentale ed estetica al gruppo “Emo”.
"Questa è la mia vita".Elementi di identità personale e collettiva nelle interviste a giovani "Emo" / DI PALMA, Tiziana. - (2010). (Intervento presentato al convegno The Self Narrative tenutosi a Napoli, Palazzo Cortese nel 22 febbraio 2010).
"Questa è la mia vita".Elementi di identità personale e collettiva nelle interviste a giovani "Emo"
DI PALMA, TIZIANA
2010
Abstract
Introduzione: McAdams (1993, 2001), partendo dai lavori di Erikson (1968) e, in particolare dall’aspetto sociale della costruzione dell’identità, parla di una Life Story Theory of Identity in virtù della quale la storia di vita non è solo espressione della identità del narrante ma anche un modo di conoscersi e di dare un significato alle esperienze che riguardano il Sé. In tal senso, l’identità narrativa coincide con l’identità stessa (Confalonieri, 2008). La scelta di utilizzare interviste narrative con un campione di adolescenti è motivata dalla possibilità di rintracciare nei loro racconti autobiografici elementi caratterizzanti le loro vite e i sottostanti processi psicologici di costruzione del Sé (McAdams, Josselson, Lieblich, 2006, 2007). L’obiettivo della presente ricerca è di carattere esplorativo focalizzato sull’indagine delle caratteristiche identitarie di adolescenti che si riconoscono nel gruppo “Emo”, e sull’aspetto dell’identità collettiva, molto forte in questa subcultura, all’interno della quale è possibile costruire un’identità personale (Amerio et al., 1990) ipotizzando che gli Emo costruiscano la loro identità mediante l’aggregazione al gruppo. Metodologia: È stato utilizzato un approccio quali-quantitativo (Flick, 2001; Mazzara, 2002) con raccolta dati sul campo. I soggetti (N=15) di età compresa tra i 14 e i 16 anni sono stati raggiunti nei loro naturali luoghi di aggregazione. Lo strumento utilizzato è l’intervista narrativa autobiografica (Bruner, 1990, 2002; McAdams, 1995) con la seguente consegna: “Raccontami la storia della tua vita, ciò che ti sembra utile a raccontarmi chi sei e come sei diventato ciò che sei”. L’approccio utilizzato è misto e consiste di un’analisi lessicale basato sull’analisi dell’associazione di parole e sull’analisi fattoriale delle corrispondenze con l’ausilio del software T-Lab (Lancia, 2004), e un’analisi categoriale con l’utilizzo di una griglia di codifica della relazione Sé-Altro (Aleni Sestito, Parrello, Nasti, Sica, 2009). Risultati e Conclusioni: Dall’analisi lessicale emergono 4 cluster da cui emerge un forte bisogno di affiliazione e supporto. I dati dell’analisi categoriale confermano questi risultati, evidenziando che questo bisogno viene soddisfatto attraverso un’adesione comportamentale ed estetica al gruppo “Emo”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.