Il Piano di Sviluppo del Territorio intende coniugare la tutela e la conservazione produttiva del suolo con la valutazione delle più adatte destinazioni d’uso, naturalistiche, agricole, produttive, storico-artistiche, culturali e turistiche delle città e delle comunità insediate. Tale piano coinvolge 18 Comuni dell’Agro-Caleno, basso Volturno e sud Garigliano, da Capua a Castel Volturno, ricadenti nell’Area B del “Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Campania”, area individuata come “macroarea ad agricoltura intensiva con filiere produttive integrate”. Il territorio si estende su di una superficie di 728,28 kmq, con una popolazione residente di 147.523 abitanti ed una densità territoriale di 202,56 abitanti/kmq. I comuni compresi in questa vasta area sono: Bellona, Calvi Risorta, Camigliano, Cancello ed Arnone, Carinola, Castel Volturno, Cellole, Falciano del Massico, Francolise, Giano Vetusto, Grazzanise, Mondragone, Pastorano, Pignataro Maggiore, Santa Maria la Fossa, Sessa Aurunca, Sparanise e Vitulazio. Tale territorio ha una sostenibilità all’impatto antropico di circa 70.000 abitanti in relazione alla densità territoriale storica dell’area a partire dall’unità d’Italia ad oggi ad eccezione dei comuni di Bellona, Calvi Risorta, Castel Volturno e Sparanise che presentano densità territoriali superiori alla media del territorio con 1000-2000 abitanti in più della popolazione sostenibile ed il comune di Mondragone con 10.000 abitanti in più. I cinque comuni con oltre il 50% del territorio destinato alla S.A.U. sono: Cancello ed Arnone, Cellole, Francolise, Pastorano e Vitulazio. Tutti gli altri comuni hanno la percentuale di territorio destinato alla S.A.U. compresa tra il 50% ed il 24%. Il comune di Santa Maria la Fossa ha soltanto il 3% della superficie territoriale destinato alla S.A.U. Il Piano di sviluppo si rende necessario per la grave situazione di crisi in cui versa il territorio oggetto di continue aggressioni e di usi impropri che minano le basi di sopravvivenza delle produzioni agricole consolidate, compromettendo ogni destinazione a quegli usi extragricoli consentiti nelle aree a forte vocazione ambientale, culturale e per il turismo, che sono indispensabili per la crescita economica e civile del territorio. Il Piano che si intende redigere vuole essere fortemente finalizzato alla crescita economica del comprensorio, e il presupposto condiviso è che tale crescita è tanto più valida quanto più riesce a coniugare sviluppo economico e progresso sociale. La valorizzazione del patrimonio culturale, per le sue ricadute in termini di incentivazione del valore del paesaggio, è considerato fattore non secondario dello sviluppo in un territorio che presenta, al fianco di una solida struttura agricola, una storia di vicende e di insediamenti antropici che hanno lasciato un ricco patrimonio culturale. Il Piano di sviluppo del comprensorio dovrà garantire il conseguimento dei seguenti obiettivi ( art. 2, legge n.16/2004): promozione dell’uso razionale e dello sviluppo ordinato del territorio urbano ed extraurbano mediante il minimo consumo del suolo; salvaguardia della sicurezza degli insediamenti umani dai fattori di rischio idrogeologico, sismico e vulcanico; tutela dell’integrità fisica e dell’identità culturale del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse paesistico - ambientali e storico-culturali, la conservazione degli ecosistemi, la riqualificazione dei tessuti insediativi esistenti e il recupero dei siti compromessi; miglioramento della salubrità e della vivibilità dei centri abitati; potenziamento dello sviluppo economico locale; tutela e sviluppo del paesaggio agricolo e delle attività produttive connesse; tutela e sviluppo del paesaggio mare-terra e delle attività produttive e turistiche connesse.
Difesa Ambientale e governo del territorio nell'Agro Caleno / Buondonno, Emma. - (2010). (Intervento presentato al convegno Swup-Med 2 Annual Meeting Sustainable water use securing food production in dry areas of the Mediterranean Region tenutosi a CNR-ISAFoM, Ercolano (NA) e Centro Sperimentale Vitulazio (CE) nel 7 e 8 luglio 2010).
Difesa Ambientale e governo del territorio nell'Agro Caleno
BUONDONNO, EMMA
2010
Abstract
Il Piano di Sviluppo del Territorio intende coniugare la tutela e la conservazione produttiva del suolo con la valutazione delle più adatte destinazioni d’uso, naturalistiche, agricole, produttive, storico-artistiche, culturali e turistiche delle città e delle comunità insediate. Tale piano coinvolge 18 Comuni dell’Agro-Caleno, basso Volturno e sud Garigliano, da Capua a Castel Volturno, ricadenti nell’Area B del “Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Campania”, area individuata come “macroarea ad agricoltura intensiva con filiere produttive integrate”. Il territorio si estende su di una superficie di 728,28 kmq, con una popolazione residente di 147.523 abitanti ed una densità territoriale di 202,56 abitanti/kmq. I comuni compresi in questa vasta area sono: Bellona, Calvi Risorta, Camigliano, Cancello ed Arnone, Carinola, Castel Volturno, Cellole, Falciano del Massico, Francolise, Giano Vetusto, Grazzanise, Mondragone, Pastorano, Pignataro Maggiore, Santa Maria la Fossa, Sessa Aurunca, Sparanise e Vitulazio. Tale territorio ha una sostenibilità all’impatto antropico di circa 70.000 abitanti in relazione alla densità territoriale storica dell’area a partire dall’unità d’Italia ad oggi ad eccezione dei comuni di Bellona, Calvi Risorta, Castel Volturno e Sparanise che presentano densità territoriali superiori alla media del territorio con 1000-2000 abitanti in più della popolazione sostenibile ed il comune di Mondragone con 10.000 abitanti in più. I cinque comuni con oltre il 50% del territorio destinato alla S.A.U. sono: Cancello ed Arnone, Cellole, Francolise, Pastorano e Vitulazio. Tutti gli altri comuni hanno la percentuale di territorio destinato alla S.A.U. compresa tra il 50% ed il 24%. Il comune di Santa Maria la Fossa ha soltanto il 3% della superficie territoriale destinato alla S.A.U. Il Piano di sviluppo si rende necessario per la grave situazione di crisi in cui versa il territorio oggetto di continue aggressioni e di usi impropri che minano le basi di sopravvivenza delle produzioni agricole consolidate, compromettendo ogni destinazione a quegli usi extragricoli consentiti nelle aree a forte vocazione ambientale, culturale e per il turismo, che sono indispensabili per la crescita economica e civile del territorio. Il Piano che si intende redigere vuole essere fortemente finalizzato alla crescita economica del comprensorio, e il presupposto condiviso è che tale crescita è tanto più valida quanto più riesce a coniugare sviluppo economico e progresso sociale. La valorizzazione del patrimonio culturale, per le sue ricadute in termini di incentivazione del valore del paesaggio, è considerato fattore non secondario dello sviluppo in un territorio che presenta, al fianco di una solida struttura agricola, una storia di vicende e di insediamenti antropici che hanno lasciato un ricco patrimonio culturale. Il Piano di sviluppo del comprensorio dovrà garantire il conseguimento dei seguenti obiettivi ( art. 2, legge n.16/2004): promozione dell’uso razionale e dello sviluppo ordinato del territorio urbano ed extraurbano mediante il minimo consumo del suolo; salvaguardia della sicurezza degli insediamenti umani dai fattori di rischio idrogeologico, sismico e vulcanico; tutela dell’integrità fisica e dell’identità culturale del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse paesistico - ambientali e storico-culturali, la conservazione degli ecosistemi, la riqualificazione dei tessuti insediativi esistenti e il recupero dei siti compromessi; miglioramento della salubrità e della vivibilità dei centri abitati; potenziamento dello sviluppo economico locale; tutela e sviluppo del paesaggio agricolo e delle attività produttive connesse; tutela e sviluppo del paesaggio mare-terra e delle attività produttive e turistiche connesse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.