Il nostro comune sentire morale richiede che la sorte di ciascun individuo corrisponda ai suoi meriti. Tuttavia, come suggerisce la nostra esperienza quotidiana, l'uomo può costruire o controllare solo in parte la propria sorte: egli - osserva Shakespeare - è il buffone di una fortuna che mal distribuisce i suoi doni. Nella commedia a lieto fine, la giustizia poetica rappresenta il tentativo di moralizzare la sorte, riequilibrandone la casualità retributiva e allargando la sfera del controllo etico a tutto ciò che nel mondo 'reale' appare eticamente incontrollabile. Il meccanismo etico-narrativo che presiede alla giustizia poetica si basa sulla convergenza finale tra fatti e valori: nello scioglimento dell'azione, ciò che accade è anche, necessariamente, giusto. Le commedie shakespeariane, nell'aderire a tale meccanismo, ne svelano al contempo le contraddizioni più profonde. Nei drammi più intensamente problematici, il rapporto tra fatti e valori risulta rovesciato: i fatti, cioè, anziché derivare dai valori, li istituiscono. Nel prendere le mosse dai drammi shakespeariani, la riflessione critica proposta nel volume si estende ai grandi temi della filosofia morale (la giustizia, la sorte, il giudizio di valore) e alla loro specifica rappresentazione nell'universo drammatico.
Il caos ordinato. Tensioni etiche e giustizia poetica in Shakespeare / Stanco, Michele. - STAMPA. - (2009).
Il caos ordinato. Tensioni etiche e giustizia poetica in Shakespeare
STANCO, MICHELE
2009
Abstract
Il nostro comune sentire morale richiede che la sorte di ciascun individuo corrisponda ai suoi meriti. Tuttavia, come suggerisce la nostra esperienza quotidiana, l'uomo può costruire o controllare solo in parte la propria sorte: egli - osserva Shakespeare - è il buffone di una fortuna che mal distribuisce i suoi doni. Nella commedia a lieto fine, la giustizia poetica rappresenta il tentativo di moralizzare la sorte, riequilibrandone la casualità retributiva e allargando la sfera del controllo etico a tutto ciò che nel mondo 'reale' appare eticamente incontrollabile. Il meccanismo etico-narrativo che presiede alla giustizia poetica si basa sulla convergenza finale tra fatti e valori: nello scioglimento dell'azione, ciò che accade è anche, necessariamente, giusto. Le commedie shakespeariane, nell'aderire a tale meccanismo, ne svelano al contempo le contraddizioni più profonde. Nei drammi più intensamente problematici, il rapporto tra fatti e valori risulta rovesciato: i fatti, cioè, anziché derivare dai valori, li istituiscono. Nel prendere le mosse dai drammi shakespeariani, la riflessione critica proposta nel volume si estende ai grandi temi della filosofia morale (la giustizia, la sorte, il giudizio di valore) e alla loro specifica rappresentazione nell'universo drammatico.File | Dimensione | Formato | |
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