Il corso si compone di 8 lezioni ciascuna si articola in slides, file audio-video, ampia documentazione di dottrina e giurisprudenza. Inoltre il docente ha elaborato una sintesi in formato audio-video dei principali argomenti del corso. La piattaforma E-Federica è un portale open access e consente ai docenti di incrementare nel tempo il corso. LEZIONE N.1: LE ORIGINI DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA - La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 - Il principio di uguaglianza nelle Carte costituzionali del XIX secolo - Uguaglianza formale / uguaglianza sostanziale - Libertà negative / libertà positive - La collocazione del principio di uguaglianza nella Costituzione repubblicana - Il principio di uguaglianza come nozione relazionale - Ambito soggettivo di esplicazione del principio di uguaglianza - LEZIONE N.2: AMBITO OGGETTIVO DI ESPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA - L’interpretazione del principio nella ricostruzione della dottrina - Il divieto di leggi personali nella dottrina di Carlo Esposito - Trattamenti legislativi differenziati e osservanza delle «regole della logica» nella dottrina di Costantino Mortati - L’interpretazione del principio nella giurisprudenza della Corte costituzionale – Il divieto di trattamenti differenziati irragionevoli LEZIONE N.3: L’ART. 3, COMMA 1, COST. - Le qualificazioni soggettive: sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali - «Nucleo forte» del principio di uguaglianza e «diritto soggettivo all’uguaglianza» - Le deroghe al divieto di distinguere in base alle qualificazioni soggettive di cui al primo comma, art. 3 Cost. - I divieti specifici: a) distinzioni in base al sesso LEZIONE N.4: segue: I DIVIETI SPECIFICI - b) Le distinzioni in base alla razza - c) Le distinzioni in base alla lingua. L’uso della madrelingua come diritto costituzionalmente tutelato - d) Le distinzioni in base alla religione. La giurisprudenza costituzionale: dalla particolare tutela accordata alla religione cattolica all’affermazione del principio di laicità come valore supremo dell’ordinamento - e) Il divieto di distinzioni in base alle opinioni politiche - f) Il divieto di distinguere in base alle condizioni personali e sociali come «norma di chiusura» del sistema. - La nozione di «pari dignità sociale» come proiezione sul piano relazionale del valore paritario della dignità umana. La pari dignità sociale nel rapporto con le «azioni positive» e con il principio di uguaglianza sostanziale LEZIONE N.5: IL CONTROLLO DI COSTITUZIONALITA' SUL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA - L’evoluzione della giurisprudenza costituzionale: dal controllo di «coerenza interna del sistema legislativo» al controllo sulla “intrinseca irragionevolezza” delle leggi - La difficile schematizzazione del controllo sull’uguaglianza - Le tecniche di giudizio della Corte: irrazionalità, irragionevolezza, intrinseca irragionevolezza - Il giudizio a struttura trilaterale - Il giudizio a struttura binaria LEZIONE N.6: I REQUISITI DEL "TERTIUM COMPARATIONIS" NELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE - Chiarezza e univocità - Vigenza - Irrilevanza delle differenze di mero fatto - Adeguatezza, omogeneità: - Le fasi del giudizio a struttura trilaterale - La scelta della norma da censurare: norme derogate e norme derogatorie - Giudizio a struttura trilaterale e decisioni additive LEZIONE N.7: IL GIUDIZIO DI RAGIONEVOLEZZA: LA DIFFICILE TIPIZZAZIONE DELLE TECNICHE ARGOMENTATIVE - L’oggetto del giudizio di ragionevolezza - Irragionevolezza, intrinseca irragionevolezza, irragionevolezza sopravvenuta - Il bilanciamento tra valori : discrezionalità del legislatore e il canone della «ragionevolezza minima» LEZIONE N.8: EGUAGLIANZA SOSTANZIALE E DISEGUAGLIANZE DI FATTO - La relazione tra uguaglianza formale e sostanziale - Eguaglianza sostanziale e diritti sociali - Norme precettive – norme programmatiche: il contenuto minimo dei diritti sociali - Eguaglianza sostanziale e sistema delle autonomie - L’applicazione giurisprudenziale dell’art. 32 - Diritto diseguale e azioni positive
Il principio di uguaglianza / Capolupo, Carmela. - ELETTRONICO. - (2010).
Il principio di uguaglianza
CAPOLUPO, CARMELA
2010
Abstract
Il corso si compone di 8 lezioni ciascuna si articola in slides, file audio-video, ampia documentazione di dottrina e giurisprudenza. Inoltre il docente ha elaborato una sintesi in formato audio-video dei principali argomenti del corso. La piattaforma E-Federica è un portale open access e consente ai docenti di incrementare nel tempo il corso. LEZIONE N.1: LE ORIGINI DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA - La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 - Il principio di uguaglianza nelle Carte costituzionali del XIX secolo - Uguaglianza formale / uguaglianza sostanziale - Libertà negative / libertà positive - La collocazione del principio di uguaglianza nella Costituzione repubblicana - Il principio di uguaglianza come nozione relazionale - Ambito soggettivo di esplicazione del principio di uguaglianza - LEZIONE N.2: AMBITO OGGETTIVO DI ESPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA - L’interpretazione del principio nella ricostruzione della dottrina - Il divieto di leggi personali nella dottrina di Carlo Esposito - Trattamenti legislativi differenziati e osservanza delle «regole della logica» nella dottrina di Costantino Mortati - L’interpretazione del principio nella giurisprudenza della Corte costituzionale – Il divieto di trattamenti differenziati irragionevoli LEZIONE N.3: L’ART. 3, COMMA 1, COST. - Le qualificazioni soggettive: sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali - «Nucleo forte» del principio di uguaglianza e «diritto soggettivo all’uguaglianza» - Le deroghe al divieto di distinguere in base alle qualificazioni soggettive di cui al primo comma, art. 3 Cost. - I divieti specifici: a) distinzioni in base al sesso LEZIONE N.4: segue: I DIVIETI SPECIFICI - b) Le distinzioni in base alla razza - c) Le distinzioni in base alla lingua. L’uso della madrelingua come diritto costituzionalmente tutelato - d) Le distinzioni in base alla religione. La giurisprudenza costituzionale: dalla particolare tutela accordata alla religione cattolica all’affermazione del principio di laicità come valore supremo dell’ordinamento - e) Il divieto di distinzioni in base alle opinioni politiche - f) Il divieto di distinguere in base alle condizioni personali e sociali come «norma di chiusura» del sistema. - La nozione di «pari dignità sociale» come proiezione sul piano relazionale del valore paritario della dignità umana. La pari dignità sociale nel rapporto con le «azioni positive» e con il principio di uguaglianza sostanziale LEZIONE N.5: IL CONTROLLO DI COSTITUZIONALITA' SUL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA - L’evoluzione della giurisprudenza costituzionale: dal controllo di «coerenza interna del sistema legislativo» al controllo sulla “intrinseca irragionevolezza” delle leggi - La difficile schematizzazione del controllo sull’uguaglianza - Le tecniche di giudizio della Corte: irrazionalità, irragionevolezza, intrinseca irragionevolezza - Il giudizio a struttura trilaterale - Il giudizio a struttura binaria LEZIONE N.6: I REQUISITI DEL "TERTIUM COMPARATIONIS" NELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE - Chiarezza e univocità - Vigenza - Irrilevanza delle differenze di mero fatto - Adeguatezza, omogeneità: - Le fasi del giudizio a struttura trilaterale - La scelta della norma da censurare: norme derogate e norme derogatorie - Giudizio a struttura trilaterale e decisioni additive LEZIONE N.7: IL GIUDIZIO DI RAGIONEVOLEZZA: LA DIFFICILE TIPIZZAZIONE DELLE TECNICHE ARGOMENTATIVE - L’oggetto del giudizio di ragionevolezza - Irragionevolezza, intrinseca irragionevolezza, irragionevolezza sopravvenuta - Il bilanciamento tra valori : discrezionalità del legislatore e il canone della «ragionevolezza minima» LEZIONE N.8: EGUAGLIANZA SOSTANZIALE E DISEGUAGLIANZE DI FATTO - La relazione tra uguaglianza formale e sostanziale - Eguaglianza sostanziale e diritti sociali - Norme precettive – norme programmatiche: il contenuto minimo dei diritti sociali - Eguaglianza sostanziale e sistema delle autonomie - L’applicazione giurisprudenziale dell’art. 32 - Diritto diseguale e azioni positiveFile | Dimensione | Formato | |
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