L’obiettivo di questo lavoro è interpretare il concetto di DM attraverso l’analisi della reto-rica del linguaggio manageriale in un’indagine condotta su una popolazione di aziende associate alla AIDP nel 2008. Lo studio si focalizza sulla distanza fra quanto dichiarato dai programmi e quanto effettivamente agito dai responsabili della gestione risorse umane nel governo delle varietà organizzative. A partire da tale distonia, s’intende rispondere alla seguente domanda di ricerca: in che modo la gestione della diversità è influenzata dai pos-sibili usi che si possono fare del linguaggio manageriale? Per rispondere a tale quesito si declinano innanzitutto le parole chiave-chiave del paper (retorica e diversità). La cornice teorica di questo lavoro ruota intorno al costruttivismo radicale che - negli studi di organiz-zazione - trova ampio spazio in quella letteratura di critical management, che considera la centralità dei processi di diagnosi organizzativa, quale base per interpretare le alternative cui affidare le scelte dei manager. Su questo impianto teorico, la metodologia seguita si basa sull’adozione di strumenti di “ascolto” informale, sulla somministrazione di questio-nari agli HRM delle 200 aziende AIDP e su un focus group con alcune aziende selezionate. Discendono alcune conclusioni, proprio in chiave costruttivista, sul rapporto tra retorica del linguaggio manageriale da un lato e DM dall’altro, distinguendo tra politiche e stru-menti nella gestione delle risorse umane di reale innovazione ed atteggiamenti orientati ad un’idea propagandistica del simbolismo ispirato più alla neophilia che ad un reale “ascolto” dell’altro “ontologicamente diverso”.
Diversity management e retorica del linguaggio manageriale / Sicca, LUIGI MARIA; Pezzillo, Iacono; M., Esposito. - STAMPA. - (2009), pp. 277-301.
Diversity management e retorica del linguaggio manageriale
SICCA, LUIGI MARIA;
2009
Abstract
L’obiettivo di questo lavoro è interpretare il concetto di DM attraverso l’analisi della reto-rica del linguaggio manageriale in un’indagine condotta su una popolazione di aziende associate alla AIDP nel 2008. Lo studio si focalizza sulla distanza fra quanto dichiarato dai programmi e quanto effettivamente agito dai responsabili della gestione risorse umane nel governo delle varietà organizzative. A partire da tale distonia, s’intende rispondere alla seguente domanda di ricerca: in che modo la gestione della diversità è influenzata dai pos-sibili usi che si possono fare del linguaggio manageriale? Per rispondere a tale quesito si declinano innanzitutto le parole chiave-chiave del paper (retorica e diversità). La cornice teorica di questo lavoro ruota intorno al costruttivismo radicale che - negli studi di organiz-zazione - trova ampio spazio in quella letteratura di critical management, che considera la centralità dei processi di diagnosi organizzativa, quale base per interpretare le alternative cui affidare le scelte dei manager. Su questo impianto teorico, la metodologia seguita si basa sull’adozione di strumenti di “ascolto” informale, sulla somministrazione di questio-nari agli HRM delle 200 aziende AIDP e su un focus group con alcune aziende selezionate. Discendono alcune conclusioni, proprio in chiave costruttivista, sul rapporto tra retorica del linguaggio manageriale da un lato e DM dall’altro, distinguendo tra politiche e stru-menti nella gestione delle risorse umane di reale innovazione ed atteggiamenti orientati ad un’idea propagandistica del simbolismo ispirato più alla neophilia che ad un reale “ascolto” dell’altro “ontologicamente diverso”.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
SCAN_20160907_100828218.pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Accesso privato/ristretto
Dimensione
1.28 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.28 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.