Nel napoletano, come nel resto del territorio nazionale, le ondate migratorie successive, fino a quelle più recenti, stanno a segnalare la continua evoluzione del fenomeno, per dimensione e caratteristiche. Nel tempo sono aumentati i poli di attrazione: non più solo la metropoli partenopea ma anche diverse altre aree della provincia di Napoli e della regione. Da zona di transito o di soggiorno temporaneo il territorio napoletano è diventato anche area di insediamento stabile per una parte degli immigrati. Il contesto rimane quello riconducibile al cosiddetto “modello mediterraneo”: possibilità occupazionali circoscritte ad alcuni settori e professioni, rapporti di lavoro spesso informali, stagionali o temporanei, prevalenza della componente femminile, molteplicità di modelli migratori, ecc.. Le differenti situazioni per gruppi nazionali e luoghi di insediamento rendono necessario un monitoraggio continuo e capillare del fenomeno, condizione necessaria per l’adozione di interventi mirati. L’intervento propone un approccio possibile alla lettura dei fenomeni migratori che si avvale delle informazioni derivanti sia dalle fonti ufficiali disponibili sia da un’indagine campionaria sugli immigrati maggiorenni presenti a Napoli e nei comuni vesuviani.
Vivere da immigrati a Napoli e nei paesi vesuviani: punti di riflessione a partire dai risultati di una ricerca / DE FILIPPO, E.; Ferrara, Raffaele; Strozza, Salvatore. - (2010). (Intervento presentato al convegno Le migrazioni nel Mediterraneo. Storia, economia, linguaggi tenutosi a Napoli - Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo (ISSM) del CNR nel 30 giugno 2010).
Vivere da immigrati a Napoli e nei paesi vesuviani: punti di riflessione a partire dai risultati di una ricerca
FERRARA, RAFFAELE;STROZZA, SALVATORE
2010
Abstract
Nel napoletano, come nel resto del territorio nazionale, le ondate migratorie successive, fino a quelle più recenti, stanno a segnalare la continua evoluzione del fenomeno, per dimensione e caratteristiche. Nel tempo sono aumentati i poli di attrazione: non più solo la metropoli partenopea ma anche diverse altre aree della provincia di Napoli e della regione. Da zona di transito o di soggiorno temporaneo il territorio napoletano è diventato anche area di insediamento stabile per una parte degli immigrati. Il contesto rimane quello riconducibile al cosiddetto “modello mediterraneo”: possibilità occupazionali circoscritte ad alcuni settori e professioni, rapporti di lavoro spesso informali, stagionali o temporanei, prevalenza della componente femminile, molteplicità di modelli migratori, ecc.. Le differenti situazioni per gruppi nazionali e luoghi di insediamento rendono necessario un monitoraggio continuo e capillare del fenomeno, condizione necessaria per l’adozione di interventi mirati. L’intervento propone un approccio possibile alla lettura dei fenomeni migratori che si avvale delle informazioni derivanti sia dalle fonti ufficiali disponibili sia da un’indagine campionaria sugli immigrati maggiorenni presenti a Napoli e nei comuni vesuviani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.