Tenere insieme un gruppo che lavora in condizioni difficili

La Psicologia culturale (Bruner, 1996) ci consente da tempo di immaginare percorsi educativi specifici per quei giovani che altrimenti accumulano innumerevoli difficoltà e fallimenti scolastici: si tratta di bambini e adolescenti che vedono sprecate le loro potenzialità non adeguatamente coltivate e sostenute e ben presto strutturano seri problemi di autostima ed autoefficacia, una identità incerta e precaria, povera di Sé Possibili, schiacciata su un presente che non offre né risorse né modelli. Si tratta di ragazzi spesso non visti o precocemente adultizzati in famiglia, diffidenti o aggressivi verso l’altro, anche quando si tratta di un altro che offre aiuto (la capacità di chiedere e accettare aiuto è infatti una competenza raffinata non scontata). Incontrandoli, colpisce da un lato la loro iniziale reticenza a esporsi e a comunicare, dall’altro il loro stupore quando si accorgono dell’autentica intenzione dell’adulto di ascoltarli e conoscerli senza fini valutativi. Per questi motivi, il nostro progetto E-VAI prevede una fase di orientamento come sostegno al Sé e in particolare al Sé durante una importante transizione, quella che condurrà verso la piena adolescenza e la prima età adulta. Prima di informare, proviamo dunque a dare spunti per formare la conoscenza di Sé e la capacità di scelta. Gli incontri iniziali sono stati esplicitamente pensati per questo scopo, ma anche le fasi successive sono state immaginate per accompagnare gli adolescenti durante un percorso di scoperta di opzioni professionali e formative e insieme di possibilità di fidarsi di adulti attenti al loro destino.