Il ruolo della ricerca scientifica nei musei "storici"

I musei scientifici, e in particolare quelli storici, richiedono un continuo riesame dei reperti. Spesso tali studi hanno prodotto importanti risultati che hanno contribuito a rivalutare il ruolo dei musei scientifici. Ai musei naturalistici storici è stato, infatti, riconosciuto il ruolo di custodi della bio- e geodiversità poiché conservano esemplari non più presenti in natura o difficilmente reperibili ma essenziali per capire e interpretare problematiche scientifiche. La ricerca scientifica nei musei permette il conseguimento anche di risultati di elevato e peculiare impatto socio-culturale. Studiare i reperti delle collezioni storiche congiuntamente alle vicende dei ricercatori che le organizzarono, permette di evidenziare non solo l’evoluzione delle conoscenze e delle tecnologie ma anche il notevole impegno che gli studiosi devono profondere nella ricerca per approdare a risultati rilevanti. La ricerca sui reperti delle collezioni storiche, legate a particolari circostanze nel momento in cui furono costituite, consente di far emergere anche interessanti frammenti del passato spesso non noti e che affascinano l’uomo perché consapevole che potranno aiutarlo a progettare un futuro migliore. Questi studi fanno emergere con forza la figura dello scienziato quale motore e artefice dei progressi scientifici e dell’uomo che non trascura l’impegno socio-politico, messaggio di assoluto valore per le attuali e future generazioni. Ciò comporterà che il ricordo delle attività e dell’ingegno dei ricercatori che hanno organizzato e lavorato sulle collezioni, sarà palpabile e sempre vivo nei musei. La duplice funzione di ricerca e di educazione fa del museo il luogo ideale, dove il cittadino potrà acquisire quelle conoscenze che gli consentiranno di vivere consapevolmente il proprio tempo.