Il presente lavoro oltre ad aver analizzato le difficoltà che il Banco di Napoli incontrò nel reclutamento dei propri corrispondenti ha prodotto una mappatura di tutti i corrispondenti del Banco presenti sul territorio statunitense al fine di porre in evidenza la distribuzione geografica del servizio di raccolta e l’individuazione dei corrispondenti che veicolarono più rimesse. Tutto ciò al fine di determinare la natura quali/quantitativa del loro contributo alla gestione delle rimesse italiane da parte del Banco oltreché per comprendere quali furono gli effetti per gli emigrati italiani della nuova gestione dei propri risparmi. Le valutazioni finali, evinte dall’analisi effettuata principalmente sulla base di fonti documentali e a stampa presenti presso l’Archivio del Banco di Napoli (Napoli), portano alle conclusioni che dal 1901 al 1915 la presenza del Banco di Napoli negli Stati Uniti divenne sempre più capillare per l’incremento di corrispondenti reclutati – il numero di corrispondenti e dei loro sub-agenti passò, nel periodo considerato, da 23 a 145 – e che vi fu un incremento dei flussi di rimesse rispetto al periodo antecedente al 1901 perché gli emigrati preferirono affidare i propri risparmi a istituzioni bancarie legate a una banca credibile.
Le rimesse degli emigrati italiani negli Stati Uniti d'America. Analisi del ruolo del Banco di Napoli attraverso i suoi corrispondenti (1901-1915) (tutoraggio tesi di dottorato) / Schisani, MARIA CARMELA. - (2011).
Le rimesse degli emigrati italiani negli Stati Uniti d'America. Analisi del ruolo del Banco di Napoli attraverso i suoi corrispondenti (1901-1915) (tutoraggio tesi di dottorato)
SCHISANI, MARIA CARMELA
2011
Abstract
Il presente lavoro oltre ad aver analizzato le difficoltà che il Banco di Napoli incontrò nel reclutamento dei propri corrispondenti ha prodotto una mappatura di tutti i corrispondenti del Banco presenti sul territorio statunitense al fine di porre in evidenza la distribuzione geografica del servizio di raccolta e l’individuazione dei corrispondenti che veicolarono più rimesse. Tutto ciò al fine di determinare la natura quali/quantitativa del loro contributo alla gestione delle rimesse italiane da parte del Banco oltreché per comprendere quali furono gli effetti per gli emigrati italiani della nuova gestione dei propri risparmi. Le valutazioni finali, evinte dall’analisi effettuata principalmente sulla base di fonti documentali e a stampa presenti presso l’Archivio del Banco di Napoli (Napoli), portano alle conclusioni che dal 1901 al 1915 la presenza del Banco di Napoli negli Stati Uniti divenne sempre più capillare per l’incremento di corrispondenti reclutati – il numero di corrispondenti e dei loro sub-agenti passò, nel periodo considerato, da 23 a 145 – e che vi fu un incremento dei flussi di rimesse rispetto al periodo antecedente al 1901 perché gli emigrati preferirono affidare i propri risparmi a istituzioni bancarie legate a una banca credibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.