L’illuminazione naturale costituisce una risorsa importante per la progettazione e la realizzazione di edifici energeticamente sostenibili e qualitativamente comfortevoli. Un’adeguata illuminazione diurna ed una integrazione ottimale di luce naturale/ artificiale possono contribuire in maniera significativa al risparmio energetico negli edifici. La presenza di luce naturale in un ambiente di lavoro influisce sulla soddisfazione, sulla prestazione e, quindi, anche sulla produttività dell’utente. Nel contempo, una disponibilità di luce naturale particolarmente elevata in un ambiente chiuso può creare alcuni svantaggi: •Per le condizioni climatiche. Infatti, un elevato irraggiamento comporta un incremento notevole dei carichi frigoriferi e quindi un conseguente incremento del fabbisogno energetico in fase di climatizzazione. •Per le condizioni visive ottimali, sia per le reazioni di ordine psicologico che si avrebbero per effetto di un eccesso di luce diretta, sia per la variabilità nel tempo delle caratteristiche proprie della luce naturale. Il panorama scientifico internazionale presenta approfondite ricerche finalizzate alla individuazione ed all’analisi dei vantaggi e degli svantaggi della luce naturale negli ambienti confinati. Di riflesso, anche il quadro normativo internazionale, europeo e nazionale, negli anni, si è arricchito di direttive e linee guida per progettisti e tecnici del settore. Tuttavia, esistono ancora alcuni problemi tecnico-scientifici da risolvere prima che la metodologia d’impiego dell’illuminazione naturale possa raggiungere il livello delle procedure routinarie della progettazione. Una delle priorità è l’approfondimento e la ricerca per rendere applicabili ed affidabili metodi, procedure ed indici di valutazione del comfort visivo in presenza di luce naturale. Infatti, uno dei problemi che maggiormente si può verificare, in termini di comfort visivo, in ambienti caratterizzati da una significativa illuminazione naturale, è l’abbagliamento. In particolare, l’abbagliamento psicologico o molesto, anche detto Discomfort Glare. La presente ricerca si è focalizzata su analisi e valutazioni, da un lato di carattere energetico riguardo un’integrazione ottimale di luce naturale/ artificiale, come previsto anche dal più attuale quadro normativo europeo (EN 15193 : 2007), dall’altro sul comfort visivo in presenza di luce naturale, attraverso il confronto di un indice di valutazione dell’abbagliamento da luce naturale, il DGI, con i risultati di valutazioni percettive in situazioni reali di abbagliamento da luce naturale, al fine di trarne utili elementi per chiarirne applicabilità e limiti e prospettarne eventuali modifiche.
Illuminazione naturale per il risparmio energetico ed il comfort visivoo. Analisi teorica e sperimentale / Bellia, Laura. - (2009).
Illuminazione naturale per il risparmio energetico ed il comfort visivoo. Analisi teorica e sperimentale.
BELLIA, LAURA
2009
Abstract
L’illuminazione naturale costituisce una risorsa importante per la progettazione e la realizzazione di edifici energeticamente sostenibili e qualitativamente comfortevoli. Un’adeguata illuminazione diurna ed una integrazione ottimale di luce naturale/ artificiale possono contribuire in maniera significativa al risparmio energetico negli edifici. La presenza di luce naturale in un ambiente di lavoro influisce sulla soddisfazione, sulla prestazione e, quindi, anche sulla produttività dell’utente. Nel contempo, una disponibilità di luce naturale particolarmente elevata in un ambiente chiuso può creare alcuni svantaggi: •Per le condizioni climatiche. Infatti, un elevato irraggiamento comporta un incremento notevole dei carichi frigoriferi e quindi un conseguente incremento del fabbisogno energetico in fase di climatizzazione. •Per le condizioni visive ottimali, sia per le reazioni di ordine psicologico che si avrebbero per effetto di un eccesso di luce diretta, sia per la variabilità nel tempo delle caratteristiche proprie della luce naturale. Il panorama scientifico internazionale presenta approfondite ricerche finalizzate alla individuazione ed all’analisi dei vantaggi e degli svantaggi della luce naturale negli ambienti confinati. Di riflesso, anche il quadro normativo internazionale, europeo e nazionale, negli anni, si è arricchito di direttive e linee guida per progettisti e tecnici del settore. Tuttavia, esistono ancora alcuni problemi tecnico-scientifici da risolvere prima che la metodologia d’impiego dell’illuminazione naturale possa raggiungere il livello delle procedure routinarie della progettazione. Una delle priorità è l’approfondimento e la ricerca per rendere applicabili ed affidabili metodi, procedure ed indici di valutazione del comfort visivo in presenza di luce naturale. Infatti, uno dei problemi che maggiormente si può verificare, in termini di comfort visivo, in ambienti caratterizzati da una significativa illuminazione naturale, è l’abbagliamento. In particolare, l’abbagliamento psicologico o molesto, anche detto Discomfort Glare. La presente ricerca si è focalizzata su analisi e valutazioni, da un lato di carattere energetico riguardo un’integrazione ottimale di luce naturale/ artificiale, come previsto anche dal più attuale quadro normativo europeo (EN 15193 : 2007), dall’altro sul comfort visivo in presenza di luce naturale, attraverso il confronto di un indice di valutazione dell’abbagliamento da luce naturale, il DGI, con i risultati di valutazioni percettive in situazioni reali di abbagliamento da luce naturale, al fine di trarne utili elementi per chiarirne applicabilità e limiti e prospettarne eventuali modifiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.