.Il tema affrontato riguarda lo studio della fascia costiera dell’Abruzzo Citeriore nella Provincia di Chieti tra le città di Ortona e Vasto. La recente dismissione della rete ferroviaria costiera, sostituita con una linea che corre prevalentemente in galleria, costituisce l’occasione per riflettere su temi più generali come il rapporto tra reti infrastrutturali e città e tra gli spazi pubblici come elementi ordinatori delle trasformazioni urbane. Questo territorio con una geografia più aspra rispetto agli altri tratti della costa abruzzese è stato marginalizzato negli anni proprio dalla presenza dalla linea ferroviaria costiera, che ha impedito, tranne rare eccezioni, la crescita e lo sviluppo della città lineare adriatica. Un lembo di terra lungo circa 50 km prevalentemente a ridosso del mare che viene liberata e si presta ad essere la nuova dorsale su cui è stato ipotizzato un parco costiero e una pista ciclo-pedonale. L’occasione che si presenta può costituire il laboratorio dove sperimentare ed avanzare ipotesi, idee di città capaci di confrontarsi con i temi più attuali della contemporaneità, con quelle linee di ricerca che coniugano sostenibilità e sviluppo, tutela dell’ambiente e salvaguardia delle risorse. Le ipotesi possono costruirsi solo sulla conoscenza del territorio, dei suoi caratteri geografici, morfologici, ambientali e storici. Provare ad immaginare le forme della città possibile, delle complesse relazioni tra territori sensibili e infrastrutture, nella complessità e nelle contraddizioni del mondo contemporaneo.
Linee in equilibrio / Orfeo, Camillo; Orfeo, Camillo. - (2010). (Intervento presentato al convegno Abitare il futuro ...dopo Copenhagen tenutosi a Napoli nel 13-14 dicembre 2010).
Linee in equilibrio
ORFEO, CAMILLO;ORFEO, CAMILLO
2010
Abstract
.Il tema affrontato riguarda lo studio della fascia costiera dell’Abruzzo Citeriore nella Provincia di Chieti tra le città di Ortona e Vasto. La recente dismissione della rete ferroviaria costiera, sostituita con una linea che corre prevalentemente in galleria, costituisce l’occasione per riflettere su temi più generali come il rapporto tra reti infrastrutturali e città e tra gli spazi pubblici come elementi ordinatori delle trasformazioni urbane. Questo territorio con una geografia più aspra rispetto agli altri tratti della costa abruzzese è stato marginalizzato negli anni proprio dalla presenza dalla linea ferroviaria costiera, che ha impedito, tranne rare eccezioni, la crescita e lo sviluppo della città lineare adriatica. Un lembo di terra lungo circa 50 km prevalentemente a ridosso del mare che viene liberata e si presta ad essere la nuova dorsale su cui è stato ipotizzato un parco costiero e una pista ciclo-pedonale. L’occasione che si presenta può costituire il laboratorio dove sperimentare ed avanzare ipotesi, idee di città capaci di confrontarsi con i temi più attuali della contemporaneità, con quelle linee di ricerca che coniugano sostenibilità e sviluppo, tutela dell’ambiente e salvaguardia delle risorse. Le ipotesi possono costruirsi solo sulla conoscenza del territorio, dei suoi caratteri geografici, morfologici, ambientali e storici. Provare ad immaginare le forme della città possibile, delle complesse relazioni tra territori sensibili e infrastrutture, nella complessità e nelle contraddizioni del mondo contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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