L’interesse al centro del volume è la considerazione delle problematiche che si pongono in tema di giustizia durante l’adolescenza nella prospettiva della psicologia sociale e di comunità. Questa prospettiva tiene particolarmente conto del punto di vista delle persone e della qualità delle relazioni interpersonali, che sono influenzati sia da fattori oggettivi (quali le norme vigenti, le risorse disponibili e le condizioni effettive di vita), sia da fattori soggettivi in parte sotto il dominio degli individui, delle loro caratteristiche e capacità personali, in parte connessi a dinamiche sociali cooperative o conflittuali. Il volume, focalizzando l’attenzione sui contesti educativi, propone su questo argomento un rovesciamento di prospettiva soprattutto aderendo all’ottica degli adolescenti, considerati tra i principali protagonisti dei processi in atto e soggetti di diritto, sia pure ancora immersi in un percorso evolutivo che sposta sempre più in avanti i tempi di acquisizione di una piena autonomia dal mondo degli adulti. Il loro coinvolgimento attivo nei percorsi formativi tesi a sviluppare competenze nella gestione dei conflitti e una visione democratica della vita sociale è indispensabile per realizzare relazioni più soddisfacenti e un maggiore benessere psicosociale. Percezioni di giustizia e affermazione dei diritti esprimono una visione delle relazioni sociali improntata alla convivenza nel rispetto reciproco e nella valorizzazione delle caratteristiche specifiche dei singoli quanto dei diversi gruppi sociali. Percezioni di ingiustizia e diritti negati risultano, per contro, da comportamenti improntati all’aggressività, alla discriminazione e alla segregazione sociale, alimentati da stereotipi, pregiudizi e ostilità nei confronti della diversità, solo in parte riconducibili a dimensioni di personalità o a condizioni oggettive, in buona pare derivanti da diversi orizzonti culturali e da relazioni asimmetriche tra le diverse componenti sociali. Il volume propone una lettura dei conflitti che si determinano nei nuclei familiari, nelle classi scolastiche e nei gruppi adolescenziali come attraversati da diverse visioni della giustizia, dei ruoli e delle responsabilità, dei diritti e dei doveri. Tali visioni nel loro continuo confrontarsi e scontrarsi influenzano comportamenti e prestazioni, contribuiscono a promuovere il benessere o il malessere degli adolescenti e possono concorrere a modificare la vita dei gruppi e delle comunità di appartenenza.
Senso di giustizia e benessere in adolescenza. Prospettive di psicologia sociale / Petrillo, Giovanna. - STAMPA. - 784:(2012).
Senso di giustizia e benessere in adolescenza. Prospettive di psicologia sociale
PETRILLO, GIOVANNA
2012
Abstract
L’interesse al centro del volume è la considerazione delle problematiche che si pongono in tema di giustizia durante l’adolescenza nella prospettiva della psicologia sociale e di comunità. Questa prospettiva tiene particolarmente conto del punto di vista delle persone e della qualità delle relazioni interpersonali, che sono influenzati sia da fattori oggettivi (quali le norme vigenti, le risorse disponibili e le condizioni effettive di vita), sia da fattori soggettivi in parte sotto il dominio degli individui, delle loro caratteristiche e capacità personali, in parte connessi a dinamiche sociali cooperative o conflittuali. Il volume, focalizzando l’attenzione sui contesti educativi, propone su questo argomento un rovesciamento di prospettiva soprattutto aderendo all’ottica degli adolescenti, considerati tra i principali protagonisti dei processi in atto e soggetti di diritto, sia pure ancora immersi in un percorso evolutivo che sposta sempre più in avanti i tempi di acquisizione di una piena autonomia dal mondo degli adulti. Il loro coinvolgimento attivo nei percorsi formativi tesi a sviluppare competenze nella gestione dei conflitti e una visione democratica della vita sociale è indispensabile per realizzare relazioni più soddisfacenti e un maggiore benessere psicosociale. Percezioni di giustizia e affermazione dei diritti esprimono una visione delle relazioni sociali improntata alla convivenza nel rispetto reciproco e nella valorizzazione delle caratteristiche specifiche dei singoli quanto dei diversi gruppi sociali. Percezioni di ingiustizia e diritti negati risultano, per contro, da comportamenti improntati all’aggressività, alla discriminazione e alla segregazione sociale, alimentati da stereotipi, pregiudizi e ostilità nei confronti della diversità, solo in parte riconducibili a dimensioni di personalità o a condizioni oggettive, in buona pare derivanti da diversi orizzonti culturali e da relazioni asimmetriche tra le diverse componenti sociali. Il volume propone una lettura dei conflitti che si determinano nei nuclei familiari, nelle classi scolastiche e nei gruppi adolescenziali come attraversati da diverse visioni della giustizia, dei ruoli e delle responsabilità, dei diritti e dei doveri. Tali visioni nel loro continuo confrontarsi e scontrarsi influenzano comportamenti e prestazioni, contribuiscono a promuovere il benessere o il malessere degli adolescenti e possono concorrere a modificare la vita dei gruppi e delle comunità di appartenenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.