Il compito dell’Unità di ricerca napoletana si svolgerà in due direzioni diverse se pur complementari. Valeria Viparelli si occuperà di problemi che interessano più che altro la storia della lingua e di alcuni concetti grammaticali: in particolare la messa a punto della teoria del caso in Aristotele comporterà anche approfondimenti sulla terminologia dei grammatici greci e latini e sulla terminologia che, connessa alla lontana con quella grammaticale, riappare in testi filosofici della letteratura latina (per es. i termini coniuncta ed eventa presenti nel I libro di Lucrezio portano l’eco di una densissima discussione su questioni linguistiche nate e sviluppatesi in ambito filosofico). Valeria Viparelli darà anche apporti utili alla sistemazione della teoria di altre categorie linguistiche (per es. quella del tempo, con particolare riferimento alla teoria stoica). Rosanna Sornicola e Michela Cennamo, inserendosi in quella parte del gruppo di ricerca che si dedica a studi immediatamente finalizzati alla preparazione di una nuova grande grammatica del latino, si interesseranno ambedue a problemi di tipo morfosintattico che sorgono dalla riflessione sulla lingua latina nel momento di passaggio dal tardo-latino al romanzo. In particolare, Rosanna Sornicola si continuerà ad occupare di problemi relativi a “Caso e ordine delle parole nelle strutture intransitive”. Inoltre con una procedura di analisi che, a partire dalle lingue romanze si sposta a ritroso verso il latino, si propone anche di indagare, nella lingua latina arcaica e tarda, la genesi del tipo romanzo dell’oggetto preposizionale, nonché la morfologia dei pronomi personali tonici e la costruzione col dativo di alcune classi verbali. Un ulteriore centro di interesse della ricerca della Sornicola è, infine, costituito dai problemi relativi a "Stabilità e instabilità dei patterns d’ordine delle parole". Per quel che riguarda Michela Cennamo i problemi che la studiosa sta approfondendo riguardano 1) la "perdita" della nozione di voce e la riorganizzazione delle relazioni grammaticali nel passaggio dal latino tardo alle lingue romanze (in particolare si può far qui riferimento a problemi che riguardano la reinterpretazione passiva e impersonale del pronome riflessivo); 2) elementi di sintassi attivo-stativa (riflessivi pleonastici, uso dell’accusativo in funzione di soggetto con alcuni verbi-costrutti intransitivi nel latino tardo, grammaticalizzazione di alcuni verbi come ausiliari passivi (fieri, venire ecc.).
Grande Grammatica e Retorica del Greco e del Latino, con riferimento allo sviluppo nelle lingue romanze e nel latino medioevale (dialetti greci, latino volgare e applicazioni didattiche) / Viparelli, Valeria. - (1997). (Intervento presentato al convegno Grande Grammatica e Retorica del Greco e del Latino, con riferimento allo sviluppo nelle lingue romanze e nel latino medioevale (dialetti greci, latino volgare e applicazioni didattiche) nel 1997).
Grande Grammatica e Retorica del Greco e del Latino, con riferimento allo sviluppo nelle lingue romanze e nel latino medioevale (dialetti greci, latino volgare e applicazioni didattiche)
VIPARELLI, VALERIA
1997
Abstract
Il compito dell’Unità di ricerca napoletana si svolgerà in due direzioni diverse se pur complementari. Valeria Viparelli si occuperà di problemi che interessano più che altro la storia della lingua e di alcuni concetti grammaticali: in particolare la messa a punto della teoria del caso in Aristotele comporterà anche approfondimenti sulla terminologia dei grammatici greci e latini e sulla terminologia che, connessa alla lontana con quella grammaticale, riappare in testi filosofici della letteratura latina (per es. i termini coniuncta ed eventa presenti nel I libro di Lucrezio portano l’eco di una densissima discussione su questioni linguistiche nate e sviluppatesi in ambito filosofico). Valeria Viparelli darà anche apporti utili alla sistemazione della teoria di altre categorie linguistiche (per es. quella del tempo, con particolare riferimento alla teoria stoica). Rosanna Sornicola e Michela Cennamo, inserendosi in quella parte del gruppo di ricerca che si dedica a studi immediatamente finalizzati alla preparazione di una nuova grande grammatica del latino, si interesseranno ambedue a problemi di tipo morfosintattico che sorgono dalla riflessione sulla lingua latina nel momento di passaggio dal tardo-latino al romanzo. In particolare, Rosanna Sornicola si continuerà ad occupare di problemi relativi a “Caso e ordine delle parole nelle strutture intransitive”. Inoltre con una procedura di analisi che, a partire dalle lingue romanze si sposta a ritroso verso il latino, si propone anche di indagare, nella lingua latina arcaica e tarda, la genesi del tipo romanzo dell’oggetto preposizionale, nonché la morfologia dei pronomi personali tonici e la costruzione col dativo di alcune classi verbali. Un ulteriore centro di interesse della ricerca della Sornicola è, infine, costituito dai problemi relativi a "Stabilità e instabilità dei patterns d’ordine delle parole". Per quel che riguarda Michela Cennamo i problemi che la studiosa sta approfondendo riguardano 1) la "perdita" della nozione di voce e la riorganizzazione delle relazioni grammaticali nel passaggio dal latino tardo alle lingue romanze (in particolare si può far qui riferimento a problemi che riguardano la reinterpretazione passiva e impersonale del pronome riflessivo); 2) elementi di sintassi attivo-stativa (riflessivi pleonastici, uso dell’accusativo in funzione di soggetto con alcuni verbi-costrutti intransitivi nel latino tardo, grammaticalizzazione di alcuni verbi come ausiliari passivi (fieri, venire ecc.).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.