Con la sua vasta inchiesta Max Nordau fa della Degenerazione una categoria estetica, diagnosticando i movimenti artistici di fine Ottocento come patologie. Le ampie citazioni di Tolstoi, Wilde, Ibsen, Nietzsche, Zola trasformano il suo sondaggio in un immenso repertorio di modelli letterari: un canone involontario del modernismo e della civiltà occidentale al suo tramonto. L’opera di Nordau penetra a fondo nelle forme narrative destinate a varcare il secolo: lungo la linea Pirandello-Svevo, allargata a De Roberto e Tozzi, sarà il rimosso, più del dichiarato, a rivelare effetti duraturi. La figura del degenerato darà fioriture impreviste in quelle scritture che, in pieno Novecento, impigliate tra le ombre della fin de siècle e contagiate da matti, inetti e visionari, procederanno controcorrente dentro un mondo che crolla.
Effetto Nordau. Figure della degenerazione tra Ottocento e Novecento / Acocella, Silvia. - (2012).
Effetto Nordau. Figure della degenerazione tra Ottocento e Novecento
ACOCELLA, SILVIA
2012
Abstract
Con la sua vasta inchiesta Max Nordau fa della Degenerazione una categoria estetica, diagnosticando i movimenti artistici di fine Ottocento come patologie. Le ampie citazioni di Tolstoi, Wilde, Ibsen, Nietzsche, Zola trasformano il suo sondaggio in un immenso repertorio di modelli letterari: un canone involontario del modernismo e della civiltà occidentale al suo tramonto. L’opera di Nordau penetra a fondo nelle forme narrative destinate a varcare il secolo: lungo la linea Pirandello-Svevo, allargata a De Roberto e Tozzi, sarà il rimosso, più del dichiarato, a rivelare effetti duraturi. La figura del degenerato darà fioriture impreviste in quelle scritture che, in pieno Novecento, impigliate tra le ombre della fin de siècle e contagiate da matti, inetti e visionari, procederanno controcorrente dentro un mondo che crolla.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.