La dimensione della divulgazione è in linea di principio direttamente proporzionale a quella della comunicazione specialistica e ne rappresenta il contraltare: al crescere esponenziale delle conoscenze e della documentazione tecnica cresce anche la necessità di una loro divulgazione al di fuori della ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Si tratta di una questione estremamente rilevante anche dal punto di vista linguistico, che non ha ancora trovato nella ricerca internazionale un’adeguata sistemazione teorica. Il concetto di “linguaggi di divulgazione” non è chiaramente definito (il termine stesso in italiano non è codificato), e in genere non rinvia tanto a uno specifico fenomeno linguistico quanto all’insieme di situazioni e contesti comunicativi dell’utilizzo di tali linguaggi – questo nonostante il fatto che in ambito italiano, ma ancora di più in ambito anglosassone e tedescofono, la ricerca sui Languages for Special Purposes ovvero la Fachsprachenforschung abbia da tempo rivolto la propria attenzione anche a queste tematiche. Se è evidente tuttavia qual è lo scopo e la situazione della divulgazione (rendere linguisticamente e concettualmente accessibili a un pubblico più ampio i contenuti della comunicazione specialistica), resta sostanzialmente priva di risposta la domanda fondamentale dal punto di vista linguistico, ovvero: cosa si chiede ai linguaggi della divulgazione, e perché? Come si possono definire i “linguaggi di divulgazione”? In questa prospettiva il volume si pone i seguenti obiettivi: 1. indagare il tema dei linguaggi di divulgazione in particolare in ambito anglosassone e tedescofono, partendo da una disamina dei principali contributi offerti dalla ricerca, in particolare di quelli più recenti; 2. rintracciare nei contributi della ricerca indicazioni utili per la costituzione sistematica in linguistica di modelli teorici e descrittivi dei linguaggi di divulgazione; 3. verificare se attraverso gli strumenti teorici e descrittivi attualmente disponibili emergano con sufficiente chiarezza il rapporto e le differenze fra i linguaggi di divulgazione e i linguaggi specialistici; 4. evidenziare esempi significativi del tedesco e dell’inglese come “linguaggi di divulgazione”.
The Language of Popularization. Theoretical and Descriptive Models / Die Sprache der Popularisierung: theoretische und deskriptive Modelle / Bongo, Giancarmine; Caliendo, Giuditta. - 3 (collana Sprache in Kommunikation und Medien):(2014).
The Language of Popularization. Theoretical and Descriptive Models / Die Sprache der Popularisierung: theoretische und deskriptive Modelle
BONGO, Giancarmine;CALIENDO, GIUDITTA
2014
Abstract
La dimensione della divulgazione è in linea di principio direttamente proporzionale a quella della comunicazione specialistica e ne rappresenta il contraltare: al crescere esponenziale delle conoscenze e della documentazione tecnica cresce anche la necessità di una loro divulgazione al di fuori della ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Si tratta di una questione estremamente rilevante anche dal punto di vista linguistico, che non ha ancora trovato nella ricerca internazionale un’adeguata sistemazione teorica. Il concetto di “linguaggi di divulgazione” non è chiaramente definito (il termine stesso in italiano non è codificato), e in genere non rinvia tanto a uno specifico fenomeno linguistico quanto all’insieme di situazioni e contesti comunicativi dell’utilizzo di tali linguaggi – questo nonostante il fatto che in ambito italiano, ma ancora di più in ambito anglosassone e tedescofono, la ricerca sui Languages for Special Purposes ovvero la Fachsprachenforschung abbia da tempo rivolto la propria attenzione anche a queste tematiche. Se è evidente tuttavia qual è lo scopo e la situazione della divulgazione (rendere linguisticamente e concettualmente accessibili a un pubblico più ampio i contenuti della comunicazione specialistica), resta sostanzialmente priva di risposta la domanda fondamentale dal punto di vista linguistico, ovvero: cosa si chiede ai linguaggi della divulgazione, e perché? Come si possono definire i “linguaggi di divulgazione”? In questa prospettiva il volume si pone i seguenti obiettivi: 1. indagare il tema dei linguaggi di divulgazione in particolare in ambito anglosassone e tedescofono, partendo da una disamina dei principali contributi offerti dalla ricerca, in particolare di quelli più recenti; 2. rintracciare nei contributi della ricerca indicazioni utili per la costituzione sistematica in linguistica di modelli teorici e descrittivi dei linguaggi di divulgazione; 3. verificare se attraverso gli strumenti teorici e descrittivi attualmente disponibili emergano con sufficiente chiarezza il rapporto e le differenze fra i linguaggi di divulgazione e i linguaggi specialistici; 4. evidenziare esempi significativi del tedesco e dell’inglese come “linguaggi di divulgazione”.File | Dimensione | Formato | |
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