La cella per la realizzazione di un saggio di Chemiotassi in 2D e 3D consente di osservare mediante tecniche di microscopia Time Lapse in vitro, dei campioni, tipicamente delle cellule in coltura, mentre sono sottoposti a gradienti controllati di concentrazione di una specifica molecola o composto. La cella, divisa in due o più pozzetti, consente di realizzare un flusso noto di chemoattraente nei pozzetti contenenti i campioni in esame. Durante il saggio di chemiotassi la cella contenente i campioni viene mantenuta in condizioni del tutto analoghe a quelle fisiologiche, in termini di temperatura, umidità, concentrazione di CO2 e pH; inoltre la cella consente di mimare la matrice extracellulare da cui le cellule sono tipicamente circondate, sospendendole in un gel 3D di collagene; la cella consenta anche di investigare la capacità delle cellule di invadere tessuti, in presenza o meno di uno stimolo chemotattico. Il saggio consente di monitorare la traiettoria descritta dalle cellule sottoposte allo stimolo chemotattico, tramite tecniche di analisi delle immagini. Dalla analisi delle traiettorie descritte è possibile ricavare informazioni quantitative sulla motilità cellulare in presenza o meno di stimoli chemotattici noti e riproducibili.
Saggio di Chemiotassi 2D e 3D mediante osservazione in microscopia Time Lapse in vitro, realizzando un gradiente controllato di chemioattraente in una cella / Caserta, Sergio; Guido, Stefano. - (2012).
Saggio di Chemiotassi 2D e 3D mediante osservazione in microscopia Time Lapse in vitro, realizzando un gradiente controllato di chemioattraente in una cella
CASERTA, Sergio;GUIDO, STEFANO
2012
Abstract
La cella per la realizzazione di un saggio di Chemiotassi in 2D e 3D consente di osservare mediante tecniche di microscopia Time Lapse in vitro, dei campioni, tipicamente delle cellule in coltura, mentre sono sottoposti a gradienti controllati di concentrazione di una specifica molecola o composto. La cella, divisa in due o più pozzetti, consente di realizzare un flusso noto di chemoattraente nei pozzetti contenenti i campioni in esame. Durante il saggio di chemiotassi la cella contenente i campioni viene mantenuta in condizioni del tutto analoghe a quelle fisiologiche, in termini di temperatura, umidità, concentrazione di CO2 e pH; inoltre la cella consente di mimare la matrice extracellulare da cui le cellule sono tipicamente circondate, sospendendole in un gel 3D di collagene; la cella consenta anche di investigare la capacità delle cellule di invadere tessuti, in presenza o meno di uno stimolo chemotattico. Il saggio consente di monitorare la traiettoria descritta dalle cellule sottoposte allo stimolo chemotattico, tramite tecniche di analisi delle immagini. Dalla analisi delle traiettorie descritte è possibile ricavare informazioni quantitative sulla motilità cellulare in presenza o meno di stimoli chemotattici noti e riproducibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.