Sussidiarietà orizzontale, welfare comunitario ed economia sociale

I processi di cambiamento e di riorganizzazione del welfare degli ultimi decenni, dettati dai vincoli economici e dalla necessità di un’organizzazione più efficiente, hanno determinato il tramonto del modello tradizionale di welfare state a favore di un modello di welfare mix. Tale trasformazione si è basata sul passaggio da un sistema di erogazione di interventi e prestazioni sanitarie e socio-sanitarie centrato sulla titolarità di funzioni in capo al soggetto pubblico, a un modello contrattuale basato sulla separazione tra utenti/consumatori da un lato e produttori/erogatori, con diversa natura giuridica – pubblica e privata nonprofit e forprofit -, dall’altro lato. Il volume propone una riflessione su quali caratteristiche debba possedere un modello di welfare che sappia cogliere le trasformazioni in atto, risultare efficace ed efficiente, che prenda in considerazione un concetto più allargato di salute degli individui, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”. Seguendo questa definizione, lo stato di salute dipende perciò da molteplici fattori esterni, i determinanti della salute, che sono rappresentati da tutti quei fattori la cui presenza modifica in senso positivo o negativo la salute degli individui. Tra essi si annoverano la casa, l’istruzione, il lavoro, il cibo, il reddito e la continuità delle risorse, la giustizia e l’equità sociale. Essi entrano a far parte del gradiente socio-economico, che risulta essere il più rilevante fattore esplicativo della quantità e, probabilmente, della qualità della vita delle persone. Diventa di particolare interesse comprendere da un lato le fondamenta su cui è necessario impiantare un nuovo modello di welfare e dall’altro cercare di evidenziare il ruolo delle relazioni e delle interrelazioni tra i diversi soggetti, che si interessano della produzione del benessere degli individui.