Si prende in esame un’iscrizione greca di Chio datata al II-I secolo a.C. (N.M. Condoléon, ‘Inscriptions de Chios’, RPh 23, 1049, pp. 5-9). L’iscrizione narra dell’arrivo a Chio di Enopione, l’eroe ‘nazionale’ chio, noto per lo più come figlio del dio Dioniso e mai considerato autoctono. Si individuano nell’iscrizione due sequenze: nella prima si elencano i figli e gli accompagnatori che seguono Enopione a Chio; nella seconda si elencano le mogli di Enopione con i rispettivi figli nati dalle varie unioni. L’iscrizione doveva appartenere o comunque ricollegarsi al monumento funebre di Enopione a Chio che, teste Pausania (VII 5, 13), presentava logoi che narravano gli erga dell’eroe. L’iscrizione è messa a confronto con una tradizione sull’arrivo di Enopione a Chio così come raccontata dal poeta filo-ateniese Ione di Chio (V secolo a.C.) (Ion. fr. 98 Leurini = Paus. VII 4, 8-10) che, tra l’altro, considerava Enopione figlio dell’ateniese Teseo (Ion. fr. 96 Leurini = Plut. Th. 20, 2). L’obiettivo dell’intervento è mostrare le particolari istanze identitarie e ideologiche che spingono Chio, fra II e I secolo a.C., a rileggere la propria storia e le sue memorie mitiche e cultuali.

L'arrivo di Enopione a Chio: una storia riscritta / Federico, Eduardo. - STAMPA. - (2013). (Intervento presentato al convegno III Seminario Avanzato di Epigrafia Greca tenutosi a Napoli, Università Federico II nel 17-19.01-2013).

L'arrivo di Enopione a Chio: una storia riscritta

FEDERICO, EDUARDO
2013

Abstract

Si prende in esame un’iscrizione greca di Chio datata al II-I secolo a.C. (N.M. Condoléon, ‘Inscriptions de Chios’, RPh 23, 1049, pp. 5-9). L’iscrizione narra dell’arrivo a Chio di Enopione, l’eroe ‘nazionale’ chio, noto per lo più come figlio del dio Dioniso e mai considerato autoctono. Si individuano nell’iscrizione due sequenze: nella prima si elencano i figli e gli accompagnatori che seguono Enopione a Chio; nella seconda si elencano le mogli di Enopione con i rispettivi figli nati dalle varie unioni. L’iscrizione doveva appartenere o comunque ricollegarsi al monumento funebre di Enopione a Chio che, teste Pausania (VII 5, 13), presentava logoi che narravano gli erga dell’eroe. L’iscrizione è messa a confronto con una tradizione sull’arrivo di Enopione a Chio così come raccontata dal poeta filo-ateniese Ione di Chio (V secolo a.C.) (Ion. fr. 98 Leurini = Paus. VII 4, 8-10) che, tra l’altro, considerava Enopione figlio dell’ateniese Teseo (Ion. fr. 96 Leurini = Plut. Th. 20, 2). L’obiettivo dell’intervento è mostrare le particolari istanze identitarie e ideologiche che spingono Chio, fra II e I secolo a.C., a rileggere la propria storia e le sue memorie mitiche e cultuali.
2013
L'arrivo di Enopione a Chio: una storia riscritta / Federico, Eduardo. - STAMPA. - (2013). (Intervento presentato al convegno III Seminario Avanzato di Epigrafia Greca tenutosi a Napoli, Università Federico II nel 17-19.01-2013).
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