Il processo di care-cure vede la partecipazione diretta o indiretta di un crescente numero di professionisti: medici, infermieri, fisioterapisti e riabilitatori, logopedisti, psicologi, tecnici di laboratorio e di radiologia, igienisti, biologi, informatici, statistici, sociologi, matematici, economisti, e così via. E' necessario pertanto sviluppare modelli innovativi per un approccio multiprofessionale alla ricerca medica e alle prassi diagnostico-terapeutiche. Una metodologia orientata al raggiungimento di questo obiettivo è l'analisi dei nuclei concettuali comuni a tutte le professioni sanitarie esplorandoli secondo i tre paradigmi principali della ricerca bio-medica: quantitativo, qualitativo e quali-quantitativo. Questo breve saggio è un proseguimento ideale di "Probabilità e incertezza nel ragionamento diagnostico" ed è focalizzato sulla valutazione delle potenzialità e dei limiti del paradigma quantitativo nella modellizzazione della salute e della malattia. La necessità di affrontare questo argomento scaturisce non solo dall'enorme sviluppo che ha avuto la misurazione in medicina, al punto di rappresentare un nucleo concettuale comune a tutti i modelli e prassi professionali, ma anche dal persistere di molte misconcezioni sulla natura della misurazione e dell'approccio quantitativo che si manifestano fondamentalmente attraverso due atteggiamenti diametralmente opposti: un approccio di natura quasi fideistica nei confronti dei numeri ed un rifiuto categorico ed acritico di qualsiasi rappresentazione numerica a favore di approccio più "umano" rispetto ad una malintesa "freddezza" dei numeri. Vengono descritti quattro modelli quantitativi della salute: conformità ad uno standard o norma, omeostasi, euritmia e caos ponendo un'attenzione particolare alle molte mis-concezioni e ai diversi paradossi da cui è costellata la misurazione di variabili bio-psico-sociali, misconcezioni dovute spesso ad un sostanziale difetto di comprensione di alcuni concetti matematico-statistici che può condurre ad errori diagnostici dalle conseguenze imprevedibili. Si tratta di un volume agile e breve che ha anche lo scopo di facilitare la comprensione dei concetti statistici di base i cui pregi e limiti dovrebbero essere patrimonio culturale di tutti coloro che direttamente o indirettamente sono coinvolti nella cura dei pazienti e nella ricerca scientifica.
La salute: normalità, omeostasi, euritmia o caos? / Giani, Umberto. - STAMPA. - (2012).
La salute: normalità, omeostasi, euritmia o caos?
GIANI, UMBERTO
2012
Abstract
Il processo di care-cure vede la partecipazione diretta o indiretta di un crescente numero di professionisti: medici, infermieri, fisioterapisti e riabilitatori, logopedisti, psicologi, tecnici di laboratorio e di radiologia, igienisti, biologi, informatici, statistici, sociologi, matematici, economisti, e così via. E' necessario pertanto sviluppare modelli innovativi per un approccio multiprofessionale alla ricerca medica e alle prassi diagnostico-terapeutiche. Una metodologia orientata al raggiungimento di questo obiettivo è l'analisi dei nuclei concettuali comuni a tutte le professioni sanitarie esplorandoli secondo i tre paradigmi principali della ricerca bio-medica: quantitativo, qualitativo e quali-quantitativo. Questo breve saggio è un proseguimento ideale di "Probabilità e incertezza nel ragionamento diagnostico" ed è focalizzato sulla valutazione delle potenzialità e dei limiti del paradigma quantitativo nella modellizzazione della salute e della malattia. La necessità di affrontare questo argomento scaturisce non solo dall'enorme sviluppo che ha avuto la misurazione in medicina, al punto di rappresentare un nucleo concettuale comune a tutti i modelli e prassi professionali, ma anche dal persistere di molte misconcezioni sulla natura della misurazione e dell'approccio quantitativo che si manifestano fondamentalmente attraverso due atteggiamenti diametralmente opposti: un approccio di natura quasi fideistica nei confronti dei numeri ed un rifiuto categorico ed acritico di qualsiasi rappresentazione numerica a favore di approccio più "umano" rispetto ad una malintesa "freddezza" dei numeri. Vengono descritti quattro modelli quantitativi della salute: conformità ad uno standard o norma, omeostasi, euritmia e caos ponendo un'attenzione particolare alle molte mis-concezioni e ai diversi paradossi da cui è costellata la misurazione di variabili bio-psico-sociali, misconcezioni dovute spesso ad un sostanziale difetto di comprensione di alcuni concetti matematico-statistici che può condurre ad errori diagnostici dalle conseguenze imprevedibili. Si tratta di un volume agile e breve che ha anche lo scopo di facilitare la comprensione dei concetti statistici di base i cui pregi e limiti dovrebbero essere patrimonio culturale di tutti coloro che direttamente o indirettamente sono coinvolti nella cura dei pazienti e nella ricerca scientifica.| File | Dimensione | Formato | |
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