I linguaggi dell’organizzare contiene otto scritti molto diversi tra loro, che hanno in comune un percorso di ricerca fortemente strutturato e condiviso. I linguaggi dell’organizzare è una ricerca che coinvolge studiosi di differente scaturigine teorico-disciplare: economisti, fisici, filosofi, neuroscienziati, storici. I linguaggi dell’organizzare pone al centro dell’azione di ricerca i musicisti nella triplice veste di ricercatori e studiosi, compositori e interpreti. I linguaggi dell’organizzare affida ai musicisti una potenzialità deliberante, nei processi di produzione del sapere, che consente a ciasuno studioso di discostarsi dal proprio modello intradisciplinare, in nome del “senso del dono” e di uno scambio interdisciplinare. I linguaggi dell’organizzare si connota come una “impresa”: da impresum, participio passato di imprendere, prendere su di sé. Quindi prefiggersi che nel mondo antico ha a che fare con il riconoscimento di un precetto che è anche intento morale, quindi norma. Perché fare impresa significa con-tenere esperienze, che processano apprendimento, per generare nuove esperienze. I linguaggi dell’organizzare mette in circolazione saperi eterogenei che possono stare insieme, e confrontarsi, e crescere attraverso una capacità riproduttiva, che e mimesis, imitazione, fonte di pensiero critico, quindi contaminazione per la creazione di nuove imprese. Per fare reale innovazione: di prodotto, di processo.
I linguaggi dell'organizzare / Sicca, LUIGI MARIA; U., Diporzio; A., Discipio; R., Diana; C., Mallozzi; L., Pone; Sannino, B. M.; G., Turaccio; M., Desimone. - STAMPA. - (2013).
I linguaggi dell'organizzare
SICCA, LUIGI MARIA;
2013
Abstract
I linguaggi dell’organizzare contiene otto scritti molto diversi tra loro, che hanno in comune un percorso di ricerca fortemente strutturato e condiviso. I linguaggi dell’organizzare è una ricerca che coinvolge studiosi di differente scaturigine teorico-disciplare: economisti, fisici, filosofi, neuroscienziati, storici. I linguaggi dell’organizzare pone al centro dell’azione di ricerca i musicisti nella triplice veste di ricercatori e studiosi, compositori e interpreti. I linguaggi dell’organizzare affida ai musicisti una potenzialità deliberante, nei processi di produzione del sapere, che consente a ciasuno studioso di discostarsi dal proprio modello intradisciplinare, in nome del “senso del dono” e di uno scambio interdisciplinare. I linguaggi dell’organizzare si connota come una “impresa”: da impresum, participio passato di imprendere, prendere su di sé. Quindi prefiggersi che nel mondo antico ha a che fare con il riconoscimento di un precetto che è anche intento morale, quindi norma. Perché fare impresa significa con-tenere esperienze, che processano apprendimento, per generare nuove esperienze. I linguaggi dell’organizzare mette in circolazione saperi eterogenei che possono stare insieme, e confrontarsi, e crescere attraverso una capacità riproduttiva, che e mimesis, imitazione, fonte di pensiero critico, quindi contaminazione per la creazione di nuove imprese. Per fare reale innovazione: di prodotto, di processo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.