La ricerca ha l’obiettivo di approfondire la variabilità con cui si manifesta l’Angioedema Ereditario (AE) in età evolutiva. L’AE si manifesta con attacchi imprevedibili ed è ritenuta una patologia in cui anche lo stress o traumi emotivi e fisici possono avere una loro rilevanza. La ricerca intende esplorare: - i processi di significazione dei genitori rispetto all’AE; - l’eventuale presenza di problematiche psicopatologiche; - l’interazione tra insorgenza, frequenza e qualità degli attacchi ed eventi di vita stressanti; - eventuali correlazioni tra livelli di emotional awareness (Lane, 2000), alessitimia (Taylor, 1990) e modalità di gestione della malattia. Sono stati coinvolti i pazienti di età compresa tra i 4 e i 18 anni, afferenti al C.I.S.I. di Napoli, insieme ai rispettivi genitori. Nella prima fase della ricerca è stata effettuata un’intervista semi-strutturata con i genitori per conoscere la storia di malattia dei bambini/ragazzi e i processi di significazione relativi alle manifestazioni dell’AE. Inoltre è stato somministrato il CBCL (Achenbach T.M. & Rescorla L.A., 2000) sul comportamento del bambino/ragazzo. Nella seconda fase con i bambini/adolescenti sono stati previsti due incontri. Primo Incontro: • breve colloquio conoscitivo • CLES sui cambiamenti di vita stressanti • test della persona sotto la pioggia di Fay. Secondo incontro: • LEAS sull’emotional awareness • AQC sull’alessitimia • TEMAS per una valutazione affettiva, cognitiva e di personalità • domande sulla percezione della malattia. Al momento possiamo condividere alcuni risultati: - dall’analisi delle interviste è emerso che ciascun genitore interpreta la variabilità degli attacchi attribuendola ad “urti”, intesi sia come eventi fisici (traumi, cadute), sia come vissuti dal forte impatto emotivo; dalle diverse ipotesi interpretative scaturiscono diverse pratiche di gestione della malattia nella quotidianità. - i risultati del CBCL mostrano punteggi critici nella scala delle attività (sport, tempo libero); non emerge alcuna tendenza in direzione di uno specifico quadro sindromico. Allo stato della ricerca, i risultati non consentono di operare generalizzazioni, tuttavia, da una prospettiva idiografica, l’esiguità del campione ci consente di costruire singoli profili con caratteristiche dettagliate.
L’influenza dei fattori psicologici nello sviluppo degli attacchi di Angioedema Ereditario in età evolutiva / De, Falco; Siani, G.; Galante, A.; Savarese, L.; DE LUCA PICIONE, Raffaele; Bova, Maria; Petraroli, A.; Valerio, Paolo; Freda, MARIA FRANCESCA. - (2013). (Intervento presentato al convegno La Sclerosi Multipla in Età Pediatrica ed Adolescenziale. L'approccio alla malattia cronica in età pediatrica. tenutosi a Napoli nel 27 giugno 2013).
L’influenza dei fattori psicologici nello sviluppo degli attacchi di Angioedema Ereditario in età evolutiva
DE LUCA PICIONE, RAFFAELE;BOVA, MARIA;VALERIO, PAOLO;FREDA, MARIA FRANCESCA
2013
Abstract
La ricerca ha l’obiettivo di approfondire la variabilità con cui si manifesta l’Angioedema Ereditario (AE) in età evolutiva. L’AE si manifesta con attacchi imprevedibili ed è ritenuta una patologia in cui anche lo stress o traumi emotivi e fisici possono avere una loro rilevanza. La ricerca intende esplorare: - i processi di significazione dei genitori rispetto all’AE; - l’eventuale presenza di problematiche psicopatologiche; - l’interazione tra insorgenza, frequenza e qualità degli attacchi ed eventi di vita stressanti; - eventuali correlazioni tra livelli di emotional awareness (Lane, 2000), alessitimia (Taylor, 1990) e modalità di gestione della malattia. Sono stati coinvolti i pazienti di età compresa tra i 4 e i 18 anni, afferenti al C.I.S.I. di Napoli, insieme ai rispettivi genitori. Nella prima fase della ricerca è stata effettuata un’intervista semi-strutturata con i genitori per conoscere la storia di malattia dei bambini/ragazzi e i processi di significazione relativi alle manifestazioni dell’AE. Inoltre è stato somministrato il CBCL (Achenbach T.M. & Rescorla L.A., 2000) sul comportamento del bambino/ragazzo. Nella seconda fase con i bambini/adolescenti sono stati previsti due incontri. Primo Incontro: • breve colloquio conoscitivo • CLES sui cambiamenti di vita stressanti • test della persona sotto la pioggia di Fay. Secondo incontro: • LEAS sull’emotional awareness • AQC sull’alessitimia • TEMAS per una valutazione affettiva, cognitiva e di personalità • domande sulla percezione della malattia. Al momento possiamo condividere alcuni risultati: - dall’analisi delle interviste è emerso che ciascun genitore interpreta la variabilità degli attacchi attribuendola ad “urti”, intesi sia come eventi fisici (traumi, cadute), sia come vissuti dal forte impatto emotivo; dalle diverse ipotesi interpretative scaturiscono diverse pratiche di gestione della malattia nella quotidianità. - i risultati del CBCL mostrano punteggi critici nella scala delle attività (sport, tempo libero); non emerge alcuna tendenza in direzione di uno specifico quadro sindromico. Allo stato della ricerca, i risultati non consentono di operare generalizzazioni, tuttavia, da una prospettiva idiografica, l’esiguità del campione ci consente di costruire singoli profili con caratteristiche dettagliate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
