Il corso METIS (Metodologie Educative Territoriali per l’inclusione Sociale), finanziato dal MIUR, è rivolto a docenti ed educatori di sei città italiane (Milano, Genova, Bologna, Roma, Napoli e Cosenza) ed ha l’obiettivo di diffondere le metodologie che i Maestri di Strada applicano dentro la scuola. Ampio spazio è stato dato, durante il percorso, all’utilizzo dei “gruppi multivisione”, ispirati alla metodologia di Balint (1957) e già utilizzati altrove con insegnanti (Pergola, 2010). In ciascuna città sono stati organizzati due serie di tre incontri di gruppo con un conduttore/facilitatore e un osservatore non partecipante, che ha successivamente steso un resoconto narrativo. Obiettivo principale era quello di aver cura dei corsisti dando loro spazio e voce sulle difficoltà professionali; consentendo di uscire dalla solitudine di ruolo, spesso fortemente indotta dall’istituzione, per scoprire punti di vista e situazioni diverse e/o simili alla propria, con dinamiche di conflitto, condivisione, confronto; dando spazio al pensiero, indispensabile per metabolizzare e riflettere sulla quotidiana esperienza di lavoro. L’analisi testuale dei resoconti, di tipo categoriale, ha consentito di individuare: (a) aspetti di contenuto: critiche, bisogno di rete ed inclusione, (b) elementi connessi alle dinamiche di gruppo: dal gruppo come contenitore di contenuti in cui poter sfogare le critiche rivolte all’istituzione, al gruppo come spazio di confronto e del limite in cui poter entrare in contatto con le proprie emozioni e con le proprie fragilità.
Dal 'singolare' al 'plurale': primi risultati della ricerca sui gruppi multivisione con insegnanti ed educatori M.E.T.I.S / Parrello, Santa. - (2014). (Intervento presentato al convegno Seminario conclusivo METIS – Metodologie Educative Territoriali Per L’inclusione Sociale tenutosi a Roma, Sede MIUR nel 8 luglio 2014).
Dal 'singolare' al 'plurale': primi risultati della ricerca sui gruppi multivisione con insegnanti ed educatori M.E.T.I.S.
PARRELLO, SANTA
2014
Abstract
Il corso METIS (Metodologie Educative Territoriali per l’inclusione Sociale), finanziato dal MIUR, è rivolto a docenti ed educatori di sei città italiane (Milano, Genova, Bologna, Roma, Napoli e Cosenza) ed ha l’obiettivo di diffondere le metodologie che i Maestri di Strada applicano dentro la scuola. Ampio spazio è stato dato, durante il percorso, all’utilizzo dei “gruppi multivisione”, ispirati alla metodologia di Balint (1957) e già utilizzati altrove con insegnanti (Pergola, 2010). In ciascuna città sono stati organizzati due serie di tre incontri di gruppo con un conduttore/facilitatore e un osservatore non partecipante, che ha successivamente steso un resoconto narrativo. Obiettivo principale era quello di aver cura dei corsisti dando loro spazio e voce sulle difficoltà professionali; consentendo di uscire dalla solitudine di ruolo, spesso fortemente indotta dall’istituzione, per scoprire punti di vista e situazioni diverse e/o simili alla propria, con dinamiche di conflitto, condivisione, confronto; dando spazio al pensiero, indispensabile per metabolizzare e riflettere sulla quotidiana esperienza di lavoro. L’analisi testuale dei resoconti, di tipo categoriale, ha consentito di individuare: (a) aspetti di contenuto: critiche, bisogno di rete ed inclusione, (b) elementi connessi alle dinamiche di gruppo: dal gruppo come contenitore di contenuti in cui poter sfogare le critiche rivolte all’istituzione, al gruppo come spazio di confronto e del limite in cui poter entrare in contatto con le proprie emozioni e con le proprie fragilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.