Le attività di indagine e studio, condotte negli ultimi anni a Velia, hanno consentito di raccogliere dati innovativi per l’analisi delle fasi di occupazione del Quartiere meridionale. Le ricerche, infatti, sono state condotte in settori dell’abitato, non toccati dalle indagini estensive degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, che hanno restituito insiemi stratigrafici ancora intatti. In questo modo è stato possibile recuperare alla storia insediativa della città una sequenza, non disturbata, di lungo periodo, tra il III sec. a.C. e gli inizi del VI sec. d.C. Il tema di fondo che connota la lettura dei dati archeologici è legato ai significati della ‘continuità’ insediativa, sullo sfondo di un rapporto molto stretto tra uomo e ambiente. A partire dalla metà del I sec. d.C., infatti, tutta l’area della città bassa è interessata da continui fenomeni alluvionali, seguiti da altrettanti interventi edilizi, che segnano la persistenza della trama urbanistica del III sec. a.C., con delle leggere variazioni di orientamento solo a partire dal III sec. d.C. Il contributo, dunque, intende presentare e valutare complessivamente i nuovi dati, che ripercorrono fasi della vita della città finora piuttosto lacunose, sia nelle valenze diacroniche, sia in quelle urbanistiche. Velia, infatti, rivela, attraverso la periodizzazione elaborata sui dati stratigrafici, il profilo di una città medio e tardo imperiale tutt’altro che secondaria, in cui le attività edilizie si susseguono fino agli inizi del VI sec. d.C., Il paesaggio urbano, pur modificato in alcuni marker significativi, come ad esempio il circuito difensivo del tutto obliterato o la differente articolazione delle unità abitative, rivela un paesaggio culturale che resta ancora dinamico, nella conservazione di tecniche e tradizioni, nell’acquisizione di modelli, nelle produzioni artigianali.
Velia. Le ricerche nel Quartiere meridionale dell'Università di Napoli Federico II / Cicala, Luigi. - (2016). (Intervento presentato al convegno Dialoghi sull'Archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo tenutosi a Paestum nel 7-9 settembre 2016).
Velia. Le ricerche nel Quartiere meridionale dell'Università di Napoli Federico II
CICALA, LUIGI
2016
Abstract
Le attività di indagine e studio, condotte negli ultimi anni a Velia, hanno consentito di raccogliere dati innovativi per l’analisi delle fasi di occupazione del Quartiere meridionale. Le ricerche, infatti, sono state condotte in settori dell’abitato, non toccati dalle indagini estensive degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, che hanno restituito insiemi stratigrafici ancora intatti. In questo modo è stato possibile recuperare alla storia insediativa della città una sequenza, non disturbata, di lungo periodo, tra il III sec. a.C. e gli inizi del VI sec. d.C. Il tema di fondo che connota la lettura dei dati archeologici è legato ai significati della ‘continuità’ insediativa, sullo sfondo di un rapporto molto stretto tra uomo e ambiente. A partire dalla metà del I sec. d.C., infatti, tutta l’area della città bassa è interessata da continui fenomeni alluvionali, seguiti da altrettanti interventi edilizi, che segnano la persistenza della trama urbanistica del III sec. a.C., con delle leggere variazioni di orientamento solo a partire dal III sec. d.C. Il contributo, dunque, intende presentare e valutare complessivamente i nuovi dati, che ripercorrono fasi della vita della città finora piuttosto lacunose, sia nelle valenze diacroniche, sia in quelle urbanistiche. Velia, infatti, rivela, attraverso la periodizzazione elaborata sui dati stratigrafici, il profilo di una città medio e tardo imperiale tutt’altro che secondaria, in cui le attività edilizie si susseguono fino agli inizi del VI sec. d.C., Il paesaggio urbano, pur modificato in alcuni marker significativi, come ad esempio il circuito difensivo del tutto obliterato o la differente articolazione delle unità abitative, rivela un paesaggio culturale che resta ancora dinamico, nella conservazione di tecniche e tradizioni, nell’acquisizione di modelli, nelle produzioni artigianali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.