Il volume, incentrato sulle pratiche narrative nei contesti della cura, si pone l’obiettivo di mettere a confronto pensieri, studi, interessi di ricerca ed interventi formativi di un gruppo di ricercatori e professionisti che da anni operano nell’ambito socio-educativo e sanitario secondo un orientamento umanistico alla cura, restituita nella complessità e profondità esistenziale e dentro la più ampia cornice delle Medical Humanities. Il lavoro intende, quindi, sollevare interrogativi e riflessioni attraverso cui interpellare criticamente il pensare e l’agire della cura nei vari ambiti (in particolare, quello medico-sanitario) in una prospettiva pedagogica di ampio respiro, che possa essere in grado di rimettere al centro le nozioni di narrazione e di narratività. Attraverso l’utilizzo di differenti dispositivi formativi – l’arte, il cinema, il teatro, la letteratura e i new media – il testo evidenzia sia l’importanza di una formazione degli operatori dal punto di vista relazionale sia la potenza trasformativa che il raccontarsi e il raccontare possono avere su quanti – come i pazienti di una struttura ospedaliera – attraversano particolari momenti di difficoltà e di disagio.
La medicina narrativa e le buone pratiche nei contesti della cura. Metodologie, Strumenti, Linguaggi / Marone, Francesca. - (2016).
La medicina narrativa e le buone pratiche nei contesti della cura. Metodologie, Strumenti, Linguaggi
MARONE, FRANCESCA
2016
Abstract
Il volume, incentrato sulle pratiche narrative nei contesti della cura, si pone l’obiettivo di mettere a confronto pensieri, studi, interessi di ricerca ed interventi formativi di un gruppo di ricercatori e professionisti che da anni operano nell’ambito socio-educativo e sanitario secondo un orientamento umanistico alla cura, restituita nella complessità e profondità esistenziale e dentro la più ampia cornice delle Medical Humanities. Il lavoro intende, quindi, sollevare interrogativi e riflessioni attraverso cui interpellare criticamente il pensare e l’agire della cura nei vari ambiti (in particolare, quello medico-sanitario) in una prospettiva pedagogica di ampio respiro, che possa essere in grado di rimettere al centro le nozioni di narrazione e di narratività. Attraverso l’utilizzo di differenti dispositivi formativi – l’arte, il cinema, il teatro, la letteratura e i new media – il testo evidenzia sia l’importanza di una formazione degli operatori dal punto di vista relazionale sia la potenza trasformativa che il raccontarsi e il raccontare possono avere su quanti – come i pazienti di una struttura ospedaliera – attraversano particolari momenti di difficoltà e di disagio.File | Dimensione | Formato | |
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