Si è analizzata una fattispecie (certamente paradigmatica rispetto a una serie di svolgimenti del diritto costituzionale repubblicano), iscrivibile nella tradizione della repressione criminale romana del IV secolo e definita proprio da C. Venturini, lo studioso che si è onorato con la Giornata di studio a Padova come ‘atipica’ rispetto alla tesi di considerare la provocatio ad populum come un “bypass” verso il processo comiziale. Si tratta di in episodio - tramandato in un lungo squarcio dell’ottavo libro delle Stoire liviane - incastonato nel racconto storiografico relativo alla II guerra sannitica, assai interessante con riguardo a diversi aspetti della storia istituzionale della Roma repubblicana, che si pone come modello (o, forse, meglio: antimodello) di una particolare relazione tra magistrati, il dictator lucio Papirio Cursore e il suo magister equitum Quinto Fabio Rulliano, all’interno di una questione che coinvolge la narrazione storiografica degli archetipi della provocatio ad populum (riprendendo la vicenda di re Tullio e dell’Orazio sororicida). La contentio è ricordata anche in un interessante elogium epigrafico che certamente rispecchia il modello che doveva trovarsi nel Foro di Augusto.
Archetipi della ‘provocatio’ e problemi istituzionali: una ‘contentio de iure publico’ nel IV secolo a.C / Masi, Carla. - (2017). ( Giornata di studio in ricordo di Carlo Venturini Università degli Studi di Padova 20.1.2017).
Archetipi della ‘provocatio’ e problemi istituzionali: una ‘contentio de iure publico’ nel IV secolo a.C.
MASI, CARLA
2017
Abstract
Si è analizzata una fattispecie (certamente paradigmatica rispetto a una serie di svolgimenti del diritto costituzionale repubblicano), iscrivibile nella tradizione della repressione criminale romana del IV secolo e definita proprio da C. Venturini, lo studioso che si è onorato con la Giornata di studio a Padova come ‘atipica’ rispetto alla tesi di considerare la provocatio ad populum come un “bypass” verso il processo comiziale. Si tratta di in episodio - tramandato in un lungo squarcio dell’ottavo libro delle Stoire liviane - incastonato nel racconto storiografico relativo alla II guerra sannitica, assai interessante con riguardo a diversi aspetti della storia istituzionale della Roma repubblicana, che si pone come modello (o, forse, meglio: antimodello) di una particolare relazione tra magistrati, il dictator lucio Papirio Cursore e il suo magister equitum Quinto Fabio Rulliano, all’interno di una questione che coinvolge la narrazione storiografica degli archetipi della provocatio ad populum (riprendendo la vicenda di re Tullio e dell’Orazio sororicida). La contentio è ricordata anche in un interessante elogium epigrafico che certamente rispecchia il modello che doveva trovarsi nel Foro di Augusto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


