In occasione della Giornata nazionale dell’albero “per ogni bambino nato o adottato”, riconosciuta dalla Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 (norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani), che rappresenta l’occasione per porre l’attenzione sull’importanza degli alberi per la vita dell’uomo e per l’ambiente, il Comune di Calvi Risorta in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ha organizzato due giornate di studio ed una mostra itinerante presso le principali scuole del Comune e il DiArc stesso. In particolare la mostra si è svolta il giorno 16 novembre 2016 nell’aula S 1.2 del Dipartimento di Architettura in via Forno Vecchio n. 36 (Napoli) e il giorno 17 novembre 2016 presso l’Istituto Comprensivo I.A.C. e la Scuola Primaria “Petrulo” in XX settembre (Calvi Risorta). All’esposizione erano presenti il Commissario Prefettizio del Comune di Calvi Risorta, dott. Umberto Pio Antonio Campini, l’ing. Saturnino Di Benedetto, responsabile dell’area tecnica del Comune, la dirigente dell’I.C. I.A.C., dott.ssa Assunta Adriana Roviello, la prof.ssa arch. Emma Buondonno, responsabile scientifica dell’iniziativa e l’equipe di ricercatori del DiArc. Le tavole, in formato UNI A0, rappresentavano la sintesi delle analisi territoriali svolte dagli studenti nell’ambito del Laboratorio di Composizione Architettonica e Corso integrato di Architettura del Paesaggio tenuto dalla prof.ssa Buondonno nell’anno accademico 2016/2017. Le analisi che hanno interessato, in modo particolare, la zona archeologica di Calvi Risorta, dove sono presenti i resti archeologici dell’antica città di Cales, erano propedeutiche all’elaborazione di proposte progettuali volte alla riqualificazione ambientale e del paesaggio degli spazi degradati o sottoutilizzati attraverso la realizzazione di attrezzature pubbliche e spazi collettivi per il nuovo Parco Archeologico di Cales. La fase della conoscenza è stata organizzata con l’intento di individuare il complesso delle criticità presenti nel territorio. In tal senso è stata svolta un’attività di raccolta dei dati disponibili nell’ambito di tre aree tematiche omogenee: Storia, Natura, Comunità. L’allestimento della mostra è stato strutturato in maniera tale da offrire ai visitatori la possibilità di comprendere gli aspetti strutturanti del territorio dalla scala territoriale alla scala urbana, fino ad evidenziare il valore storico e paesaggistico del sito archeologico. Il pannello in cui è raccolta la documentazione fotografica dell’intero territorio comunale evidenziava le caratteristiche dei tracciati e degli edifici storici, le essenze tipiche e i luoghi della collettività. La stratificazione del tessuto urbano è stata ricostruita attraverso il confronto della cartografia redatta dall’Istituto Geografico Militare nel 1956 e la più recente aerofotogrammetria, oltre l’analisi dell’orto-foto, ricavata dal web, per l’individuazione di ulteriori volumi edilizi non censiti e costruiti in assenza di autorizzazione. L’approfondimento conoscitivo ha interessato la zona sud – est del territorio comunale dove la Casilina separa l’area dell’antica Cales dal complesso di edifici monumentali: la Cattedrale romanica, dedicata a San Casto (VIII – IX secolo), il Castello, oggetto di un recente intervento di restauro, e il Seminario, attualmente in disuso. La struttura geomorfologica ed idrogeologica è stata esplicitata attraverso diverse tipologie di grafici, tra cui la più efficace: la rappresentazione tridimensionale di porzioni del territorio. Il territorio si presenta suddiviso in tre zone caratterizzate da pendenze molto differenti: l’area a Nord, dove sono presenti i principali rilievi montuosi, e ai piedi dei quali è presente il centro abitato ha una pendenza del 30% circa; l’area a Sud – Ovest, dove è collocata la cima del Monte Calabrese ha una pendenza del 12,5% circa; mentre il rimanente territorio comunale, dall’area archeologica all’estremità a Sud ha una pendenza del 1%.
Il Progetto del Parco Archeologico di Cales e Un albero per ogni nato. Mostra Calvi Risorta, 16 e 17 novembre 2016. IC “Petrulo” / Buondonno, Emma. - (2016).
Il Progetto del Parco Archeologico di Cales e Un albero per ogni nato. Mostra Calvi Risorta, 16 e 17 novembre 2016. IC “Petrulo”.
BUONDONNO, EMMA
2016
Abstract
In occasione della Giornata nazionale dell’albero “per ogni bambino nato o adottato”, riconosciuta dalla Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 (norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani), che rappresenta l’occasione per porre l’attenzione sull’importanza degli alberi per la vita dell’uomo e per l’ambiente, il Comune di Calvi Risorta in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ha organizzato due giornate di studio ed una mostra itinerante presso le principali scuole del Comune e il DiArc stesso. In particolare la mostra si è svolta il giorno 16 novembre 2016 nell’aula S 1.2 del Dipartimento di Architettura in via Forno Vecchio n. 36 (Napoli) e il giorno 17 novembre 2016 presso l’Istituto Comprensivo I.A.C. e la Scuola Primaria “Petrulo” in XX settembre (Calvi Risorta). All’esposizione erano presenti il Commissario Prefettizio del Comune di Calvi Risorta, dott. Umberto Pio Antonio Campini, l’ing. Saturnino Di Benedetto, responsabile dell’area tecnica del Comune, la dirigente dell’I.C. I.A.C., dott.ssa Assunta Adriana Roviello, la prof.ssa arch. Emma Buondonno, responsabile scientifica dell’iniziativa e l’equipe di ricercatori del DiArc. Le tavole, in formato UNI A0, rappresentavano la sintesi delle analisi territoriali svolte dagli studenti nell’ambito del Laboratorio di Composizione Architettonica e Corso integrato di Architettura del Paesaggio tenuto dalla prof.ssa Buondonno nell’anno accademico 2016/2017. Le analisi che hanno interessato, in modo particolare, la zona archeologica di Calvi Risorta, dove sono presenti i resti archeologici dell’antica città di Cales, erano propedeutiche all’elaborazione di proposte progettuali volte alla riqualificazione ambientale e del paesaggio degli spazi degradati o sottoutilizzati attraverso la realizzazione di attrezzature pubbliche e spazi collettivi per il nuovo Parco Archeologico di Cales. La fase della conoscenza è stata organizzata con l’intento di individuare il complesso delle criticità presenti nel territorio. In tal senso è stata svolta un’attività di raccolta dei dati disponibili nell’ambito di tre aree tematiche omogenee: Storia, Natura, Comunità. L’allestimento della mostra è stato strutturato in maniera tale da offrire ai visitatori la possibilità di comprendere gli aspetti strutturanti del territorio dalla scala territoriale alla scala urbana, fino ad evidenziare il valore storico e paesaggistico del sito archeologico. Il pannello in cui è raccolta la documentazione fotografica dell’intero territorio comunale evidenziava le caratteristiche dei tracciati e degli edifici storici, le essenze tipiche e i luoghi della collettività. La stratificazione del tessuto urbano è stata ricostruita attraverso il confronto della cartografia redatta dall’Istituto Geografico Militare nel 1956 e la più recente aerofotogrammetria, oltre l’analisi dell’orto-foto, ricavata dal web, per l’individuazione di ulteriori volumi edilizi non censiti e costruiti in assenza di autorizzazione. L’approfondimento conoscitivo ha interessato la zona sud – est del territorio comunale dove la Casilina separa l’area dell’antica Cales dal complesso di edifici monumentali: la Cattedrale romanica, dedicata a San Casto (VIII – IX secolo), il Castello, oggetto di un recente intervento di restauro, e il Seminario, attualmente in disuso. La struttura geomorfologica ed idrogeologica è stata esplicitata attraverso diverse tipologie di grafici, tra cui la più efficace: la rappresentazione tridimensionale di porzioni del territorio. Il territorio si presenta suddiviso in tre zone caratterizzate da pendenze molto differenti: l’area a Nord, dove sono presenti i principali rilievi montuosi, e ai piedi dei quali è presente il centro abitato ha una pendenza del 30% circa; l’area a Sud – Ovest, dove è collocata la cima del Monte Calabrese ha una pendenza del 12,5% circa; mentre il rimanente territorio comunale, dall’area archeologica all’estremità a Sud ha una pendenza del 1%.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.