Si propone un contributo alla questione dell’insegnamento della psicoanalisi all’Università (Freud, 1918) nel panorama contemporaneo, alla luce dell’esperienza di insegnamento maturata nei CdL in Psicologia , dove è in primo piano la problematica di una trasmissione che implichi il riferimento alla clinica psicoanalitica nel suo indissolubile legame con la teoria, ma in assenza «[…] di quei complementi consentiti dallo schema tripartito (analisi personale, supervisione, insegnamento teorico)» (Ferraro, 2008). Si tratta di un insegnamento che richiede una rielaborazione a posteriori, ma è proprio la formazione ad un pensiero insaturo che costituisce un elemento cruciale dell’incontro accademico con la psicoanalisi, oggi messa fortemente in questione dalla deriva tecno-scientista che investe le scienze umane e rischia di mettere all’angolo il paradigma epistemologico della complessità e dell’incompiutezza del sapere di cui la psicoanalisi è espressione. La nostra esperienza – erede di una lunga tradizione nell’allora Dipartimento -, segnala possibili forme di ‘esistenza’ e ‘resistenza’: 1) studiare i classici, in primis il testo freudiano, in contrasto con la deriva manualistica attualmente imperante in quasi tutti i CdL in Psicologia italiani; il ‘classico’ - lavorato come ‘testo aperto’ e ‘work in progress’ (Assoun, 1997), antidoto al riduzionismo ed alla saturazione del sapere - rifugge dal rischio mortifero del feticcio e contiene l'invito ad interpretare, «smantellare e azzerare in modo radicale l'organizzazione del ‘testo’ manifesto» (Laplanche, 1991); 2) preservare l’articolazione tra intrapsichico e gruppale, individuale e collettivo, che evidenzia anche le potenzialità dello strumento psicoanalitico nella lettura del nostro attuale disagio della/nella civiltà; 3) offrire laboratori tematici capaci di veicolare “qualcosa della psicoanalisi” (André, 2004), malgrado le strettoie imposte dalle riorganizzazioni derivate dalla riforma universitaria.
L'insegnamento della psicoanalisi all'Università: esperienza e 'resistenza' / Ciambelli, Maria; DE ROSA, Barbara; Napolitano, Stefania; Stanziano, ; Sommantico, Massimiliano; Massimiliano,. - (2017). (Intervento presentato al convegno La psicoanalisi interprete del tempo presente tenutosi a Angelicum - Centro Congressi - Roma nel 17-18-19 febbraio).
L'insegnamento della psicoanalisi all'Università: esperienza e 'resistenza'
DE ROSA, BARBARA;SOMMANTICO, MASSIMILIANO;
2017
Abstract
Si propone un contributo alla questione dell’insegnamento della psicoanalisi all’Università (Freud, 1918) nel panorama contemporaneo, alla luce dell’esperienza di insegnamento maturata nei CdL in Psicologia , dove è in primo piano la problematica di una trasmissione che implichi il riferimento alla clinica psicoanalitica nel suo indissolubile legame con la teoria, ma in assenza «[…] di quei complementi consentiti dallo schema tripartito (analisi personale, supervisione, insegnamento teorico)» (Ferraro, 2008). Si tratta di un insegnamento che richiede una rielaborazione a posteriori, ma è proprio la formazione ad un pensiero insaturo che costituisce un elemento cruciale dell’incontro accademico con la psicoanalisi, oggi messa fortemente in questione dalla deriva tecno-scientista che investe le scienze umane e rischia di mettere all’angolo il paradigma epistemologico della complessità e dell’incompiutezza del sapere di cui la psicoanalisi è espressione. La nostra esperienza – erede di una lunga tradizione nell’allora Dipartimento -, segnala possibili forme di ‘esistenza’ e ‘resistenza’: 1) studiare i classici, in primis il testo freudiano, in contrasto con la deriva manualistica attualmente imperante in quasi tutti i CdL in Psicologia italiani; il ‘classico’ - lavorato come ‘testo aperto’ e ‘work in progress’ (Assoun, 1997), antidoto al riduzionismo ed alla saturazione del sapere - rifugge dal rischio mortifero del feticcio e contiene l'invito ad interpretare, «smantellare e azzerare in modo radicale l'organizzazione del ‘testo’ manifesto» (Laplanche, 1991); 2) preservare l’articolazione tra intrapsichico e gruppale, individuale e collettivo, che evidenzia anche le potenzialità dello strumento psicoanalitico nella lettura del nostro attuale disagio della/nella civiltà; 3) offrire laboratori tematici capaci di veicolare “qualcosa della psicoanalisi” (André, 2004), malgrado le strettoie imposte dalle riorganizzazioni derivate dalla riforma universitaria.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: programma Convegno 'La psicoanalisi interprete del tempo presente'
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