Il volume "La messa in scena di uno scherzo fiabesco" tratta dal punto di vista teorico-metodologico e, poi, dal punto di vista del progetto di scena, l’opera fiabesca "Hänsel und Gretel", musicata da Engelbert Humperdinck su libretto di Adelheid Wette. Nel Prologo, l’autrice, dopo aver spiegato, anche attraverso le riflessioni di Italo Calvino, l’importanza e la “serietà” della fiaba nel mondo contemporaneo, illustra tutte le fasi del lavoro progettuale, svolto dagli allievi del suo Corso di Scenografia (del Dipartimento di Architettura - DiARC - dell’Università degli Studi di Napoli Federico II) per l’allestimento scenico dell’opera di Humperdinck e Wette. Nella prima parte del volume, in un lungo saggio introduttivo, l’autrice spiega le differenze tra l’originaria fiaba dei fratelli Grimm e la versione musicale fineottocentesca di Humperdinck e Wette. In seguito (rammentando anche l’antica spettacolarità e la scenotecnica del teatro rinascimentale e barocco) viene posto il problema di come si possa produrre ancora oggi un effetto di “meraviglia” su un palcoscenico contemporaneo. Allo scopo di individuare una strategia compositiva in grado di coinvolgere e stupire lo spettatore, l’autrice passa, poi, all’analisi dettagliata del libretto della Wette, diviso, come è noto, in tre specifici Quadri: A casa; Nel bosco; La casetta di panpepato. Nel saggio introduttivo si riflette, infine, sull’antica tradizione dell’“intermezzo” teatrale e viene proposta (per la messa in scena di una fiaba come "Hänsel und Gretel") una versione moderna di tale forma spettacolare. Il volume si conclude con 98 tavole di progetto degli allievi del Corso di Scenografia che, prendendo quale ideale riferimento il palcoscenico del Teatro Mercadante di Napoli, hanno proposto diverse soluzioni scenografiche per una ipotetica messa in scena dell’opera "Hänsel und Gretel" di Humperdinck e Wette.
LA MESSA IN SCENA DI UNO SCHERZO FIABESCO / Fiorillo, Clara. - (2016).
LA MESSA IN SCENA DI UNO SCHERZO FIABESCO
FIORILLO, CLARA
2016
Abstract
Il volume "La messa in scena di uno scherzo fiabesco" tratta dal punto di vista teorico-metodologico e, poi, dal punto di vista del progetto di scena, l’opera fiabesca "Hänsel und Gretel", musicata da Engelbert Humperdinck su libretto di Adelheid Wette. Nel Prologo, l’autrice, dopo aver spiegato, anche attraverso le riflessioni di Italo Calvino, l’importanza e la “serietà” della fiaba nel mondo contemporaneo, illustra tutte le fasi del lavoro progettuale, svolto dagli allievi del suo Corso di Scenografia (del Dipartimento di Architettura - DiARC - dell’Università degli Studi di Napoli Federico II) per l’allestimento scenico dell’opera di Humperdinck e Wette. Nella prima parte del volume, in un lungo saggio introduttivo, l’autrice spiega le differenze tra l’originaria fiaba dei fratelli Grimm e la versione musicale fineottocentesca di Humperdinck e Wette. In seguito (rammentando anche l’antica spettacolarità e la scenotecnica del teatro rinascimentale e barocco) viene posto il problema di come si possa produrre ancora oggi un effetto di “meraviglia” su un palcoscenico contemporaneo. Allo scopo di individuare una strategia compositiva in grado di coinvolgere e stupire lo spettatore, l’autrice passa, poi, all’analisi dettagliata del libretto della Wette, diviso, come è noto, in tre specifici Quadri: A casa; Nel bosco; La casetta di panpepato. Nel saggio introduttivo si riflette, infine, sull’antica tradizione dell’“intermezzo” teatrale e viene proposta (per la messa in scena di una fiaba come "Hänsel und Gretel") una versione moderna di tale forma spettacolare. Il volume si conclude con 98 tavole di progetto degli allievi del Corso di Scenografia che, prendendo quale ideale riferimento il palcoscenico del Teatro Mercadante di Napoli, hanno proposto diverse soluzioni scenografiche per una ipotetica messa in scena dell’opera "Hänsel und Gretel" di Humperdinck e Wette.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


