Nel variegato panorama della scrittura dell'arte napoletana tra Otto e Novecento i Ricordi di Domenico Morelli, che qui si ripropongono a circa cent'anni dall'ultima edizione curata da Croce, rappresentano senz'altro un'opera fondamentale. Stampato per la prima volta nel 1900 sul «Corriere di Napoli», il discorso commemorativo della figura di Filippo Palizzi finisce per rappresentare una sorta di paradigmatico circuito scrittorio, grazie al quale verificare generali poli tematici e stilistici al di là - ci piace sottolinearlo - della sua valenza documentaria. I Ricordi morelliani si legano, infatti, a questioni complesse e precipuamente letterarie: dal legame con il fortunato filone della memorialistica risorgimentale ai rapporti tra la scrittura, che rievoca il passato nel momento della riflessione senile, e le immagini pittoriche, che sono invece il frutto della combattiva militanza giovanile.
Ricordi della scuola napoletana di pittura dopo il ’40 e Filippo Palizzi / Caputo, Vincenzo. - (2012), pp. 1-96.
Ricordi della scuola napoletana di pittura dopo il ’40 e Filippo Palizzi
Caputo, Vincenzo
2012
Abstract
Nel variegato panorama della scrittura dell'arte napoletana tra Otto e Novecento i Ricordi di Domenico Morelli, che qui si ripropongono a circa cent'anni dall'ultima edizione curata da Croce, rappresentano senz'altro un'opera fondamentale. Stampato per la prima volta nel 1900 sul «Corriere di Napoli», il discorso commemorativo della figura di Filippo Palizzi finisce per rappresentare una sorta di paradigmatico circuito scrittorio, grazie al quale verificare generali poli tematici e stilistici al di là - ci piace sottolinearlo - della sua valenza documentaria. I Ricordi morelliani si legano, infatti, a questioni complesse e precipuamente letterarie: dal legame con il fortunato filone della memorialistica risorgimentale ai rapporti tra la scrittura, che rievoca il passato nel momento della riflessione senile, e le immagini pittoriche, che sono invece il frutto della combattiva militanza giovanile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.