Il lavoro si propone di mettere a fuoco le principali tematiche etico-politiche della filosofia pratica di Christian Wolff (1679-1754), dando rilievo, oltre alla prospettiva metodologica ed al fondamento ontologico della sua costruzione teorica, al concetto di dovere, quale chiave euristica per cogliere la natura più intima della filosofia civile wolffiana. È in questa ottica esegetica che, seguendo il percorso argomentativo della methodus demonstrativa, che raccomanda di trattare prima le scienze che trasmettono i princìpi su cui si erigono le altre discipline, sono analizzati i fondamenti logico-onto-teologici del sistema edificato dal giusnaturalista slesiano, rinvenibili nel primo dei tre attributi trascendentali dell’ente, l’ordo, strettamente connesso all’idea di verità e di perfezione. In tale quadro teorico, si è poi cercato di delineare il nucleo concettuale dell’idea wolffiana di filosofia, definita scienza dei possibili, in quanto possono essere. E, nel disegno di tale pensatore, il possibile, ancorato al principio di non contraddizione, costituisce lo stadio logico dell’essere, inteso quest’ultimo, invece, quale existendi possibilitas, che, partecipando alla actualitas di un ente, ‘arricchisce’ il possibile della non repugnantia ad existendum in conformità con il principio di ragion sufficiente.
Movente dell'azione e filosofia civile. saggio su Christian Wolff / Dioni, Gianluca. - (2018).
Movente dell'azione e filosofia civile. saggio su Christian Wolff
gianluca dioni
2018
Abstract
Il lavoro si propone di mettere a fuoco le principali tematiche etico-politiche della filosofia pratica di Christian Wolff (1679-1754), dando rilievo, oltre alla prospettiva metodologica ed al fondamento ontologico della sua costruzione teorica, al concetto di dovere, quale chiave euristica per cogliere la natura più intima della filosofia civile wolffiana. È in questa ottica esegetica che, seguendo il percorso argomentativo della methodus demonstrativa, che raccomanda di trattare prima le scienze che trasmettono i princìpi su cui si erigono le altre discipline, sono analizzati i fondamenti logico-onto-teologici del sistema edificato dal giusnaturalista slesiano, rinvenibili nel primo dei tre attributi trascendentali dell’ente, l’ordo, strettamente connesso all’idea di verità e di perfezione. In tale quadro teorico, si è poi cercato di delineare il nucleo concettuale dell’idea wolffiana di filosofia, definita scienza dei possibili, in quanto possono essere. E, nel disegno di tale pensatore, il possibile, ancorato al principio di non contraddizione, costituisce lo stadio logico dell’essere, inteso quest’ultimo, invece, quale existendi possibilitas, che, partecipando alla actualitas di un ente, ‘arricchisce’ il possibile della non repugnantia ad existendum in conformità con il principio di ragion sufficiente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.