Si intende in questa sede esaminare brevemente le questioni giuridiche poste dall’utilizzo in diversi Stati europei, fra gli strumenti di gestione della crisi finanziaria, del credito di ultima istanza erogato dalle Banche Centrali Nazionali a intermediari bancari in grave crisi di liquidità. La virulenza della crisi ha reso necessaria, come si vedrà, un’applicazione dello strumento al di fuori delle situazioni in cui è stato tradizionalmente concepito e utilizzato. Rientra in questo contributo, oltre allo studio della nozione classica del credito di ultima istanza, anche l’esame del credito straordinario macroeconomico concesso dalla BCE in relazione alla crisi dei debiti degli Stati membri. L’indagine condotta rivela che una simile evoluzione, non esclusiva del central banking nazionale, rappresenta il portato naturale dell’assetto strumentale di cui è stata dotata la BCE per l’assolvimento dei propri compiti. L’intento della presente relazione è quello di dimostrare che a livello giuridico-istituzionale l’assunzione da parte della BCE di interventi – limitati e circoscritti – a sostegno dei debiti sovrani non necessita di particolari forme di regolazione, nella misura in cui questi ultimi rientrino in un ambito operativo che possa dirsi tipicamente proprio di un compiuto esercizio della funzione monetaria.
Crisi finanziaria e ruolo della BCE come “prestatore di ultima istanza" / Scipione, Luigi. - (2012). (Intervento presentato al convegno Il diritto ai tempi della crisi tenutosi a Siena, Piazza San Francesco - Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Siena nel 18/05/2012).
Crisi finanziaria e ruolo della BCE come “prestatore di ultima istanza"
Scipione Luigi
2012
Abstract
Si intende in questa sede esaminare brevemente le questioni giuridiche poste dall’utilizzo in diversi Stati europei, fra gli strumenti di gestione della crisi finanziaria, del credito di ultima istanza erogato dalle Banche Centrali Nazionali a intermediari bancari in grave crisi di liquidità. La virulenza della crisi ha reso necessaria, come si vedrà, un’applicazione dello strumento al di fuori delle situazioni in cui è stato tradizionalmente concepito e utilizzato. Rientra in questo contributo, oltre allo studio della nozione classica del credito di ultima istanza, anche l’esame del credito straordinario macroeconomico concesso dalla BCE in relazione alla crisi dei debiti degli Stati membri. L’indagine condotta rivela che una simile evoluzione, non esclusiva del central banking nazionale, rappresenta il portato naturale dell’assetto strumentale di cui è stata dotata la BCE per l’assolvimento dei propri compiti. L’intento della presente relazione è quello di dimostrare che a livello giuridico-istituzionale l’assunzione da parte della BCE di interventi – limitati e circoscritti – a sostegno dei debiti sovrani non necessita di particolari forme di regolazione, nella misura in cui questi ultimi rientrino in un ambito operativo che possa dirsi tipicamente proprio di un compiuto esercizio della funzione monetaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.