La revisione di tale importante paradigma della politica maoista che per allineare la Cina agli altri paesi industrializzati si rendeva necessario contenere la popolazione che già a quel tempo era di oltre 600 milioni di abitanti, è stata motivata esclusivamente dal non generare flessioni del PIL del Paese per il calo numerico di consumatori. Il passaggio evidente nella scala di valori della vita umana da Essere a Consumatore spiega l’involuzione consumistica e iper-liberista in tutti i paesi del mondo con lievi sfumature in termini di difesa dei diritti faticosamente acquisiti dai lavoratori nel secolo scorso. Le dinamiche urbane delle esplosioni demografiche declinano gli stessi principi generatori e dalle Città Madri siamo giunti alle megalopoli, inferni di degrado urbano e sociale, di dimensioni mai conosciute prima nella storia. Da questa prospettiva risultano, dunque, del tutto inappropriate le tesi e gli strumenti con cui scienziati e parti politiche credono di trovare soluzioni in grado di coniugare la difesa dell’ambiente e lo sviluppo cosiddetto sostenibile. Nulla è sostenibile concretamente se non si parte dal consapevole controllo delle nascite da un lato e consumo di suolo produttivo di cibo e alimentazione per i popoli della Terra. Come sovrappopolazione e sovraurbanizzazione sono gli aspetti complementari della stessa medaglia cioè del sottosviluppo degli esseri umani allo stesso tempo se si intende realmente di contrastare il consumo di suolo fertile del Pianeta si deve, analogamente, contrastare l’esplosione demografica soprattutto per contenere la sofferenza di migliaia di bambini esposti alla violenza e allo sfruttamento di ogni tipo. Non resta che auspicare maternità e paternità consapevoli e non mettere al modo bambini e bambine oggetto di violenza, sfruttamento, commercio di organi e fame. Né può essere alimentato un modello di organizzazione spaziale e funzionale delle metropoli capitaliste schiacciando i diritti alla vita dei paesi più poveri.
Sovraurbanizzazione e Sovrappopolazione: un dilemma dell’umanità / Buondonno, Emma. - (2018). (Intervento presentato al convegno DISCUTERE-CAPIRE-CAMBIARE. I seminari di INFINITIMONDI. L’IMPERO DEL CIBO. Note sul capitalismo contemporaneo tenutosi a ISIS “Giovanni Falcone” Viale dell’Europa Unita, n. 13. Pozzuoli NA nel 14 aprile 2018).
Sovraurbanizzazione e Sovrappopolazione: un dilemma dell’umanità
BUONDONNO, EMMA
2018
Abstract
La revisione di tale importante paradigma della politica maoista che per allineare la Cina agli altri paesi industrializzati si rendeva necessario contenere la popolazione che già a quel tempo era di oltre 600 milioni di abitanti, è stata motivata esclusivamente dal non generare flessioni del PIL del Paese per il calo numerico di consumatori. Il passaggio evidente nella scala di valori della vita umana da Essere a Consumatore spiega l’involuzione consumistica e iper-liberista in tutti i paesi del mondo con lievi sfumature in termini di difesa dei diritti faticosamente acquisiti dai lavoratori nel secolo scorso. Le dinamiche urbane delle esplosioni demografiche declinano gli stessi principi generatori e dalle Città Madri siamo giunti alle megalopoli, inferni di degrado urbano e sociale, di dimensioni mai conosciute prima nella storia. Da questa prospettiva risultano, dunque, del tutto inappropriate le tesi e gli strumenti con cui scienziati e parti politiche credono di trovare soluzioni in grado di coniugare la difesa dell’ambiente e lo sviluppo cosiddetto sostenibile. Nulla è sostenibile concretamente se non si parte dal consapevole controllo delle nascite da un lato e consumo di suolo produttivo di cibo e alimentazione per i popoli della Terra. Come sovrappopolazione e sovraurbanizzazione sono gli aspetti complementari della stessa medaglia cioè del sottosviluppo degli esseri umani allo stesso tempo se si intende realmente di contrastare il consumo di suolo fertile del Pianeta si deve, analogamente, contrastare l’esplosione demografica soprattutto per contenere la sofferenza di migliaia di bambini esposti alla violenza e allo sfruttamento di ogni tipo. Non resta che auspicare maternità e paternità consapevoli e non mettere al modo bambini e bambine oggetto di violenza, sfruttamento, commercio di organi e fame. Né può essere alimentato un modello di organizzazione spaziale e funzionale delle metropoli capitaliste schiacciando i diritti alla vita dei paesi più poveri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.