In questa comunicazione si propone un percorso di lettura del capitolo “De l’amitié” degli Essais di Montaigne che si avvale nondimeno di richiami ad altri capitoli con cui è possibile metterlo in relazione. Dopo aver evocato la celebre questione del rapporto tra Montaigne e La Boétie, si mettono in luce quegli aspetti che caratterizzano il modello montaignano dell’amicizia perfetta rispetto ai paradigmi antichi, principalemente quello aristotelico. Sono sottolineati in particolare i caratteri dell’autonomia (in opposizione alle amicizie “eteronome” il cui fine non è nella stessa relazione di amicizia ma altrove, in altri interessi) e del mescolamento (la confusion delle volontà) e l’abolizione di quell’insieme di attitudini, di pratiche, di attese (quali l’obbligo, la riconoscenza, la preghiera, il ringraziamento) che implicano una temporalità divisoria e gerarchica, una netta divisione in seno alla relazione amicale, a cui l’amicizia perfetta contrappone una temporalità sincronica e un movimento simmetrico. Si richiama infine la lettura politica di questo capitolo attraverso il concetto di confraternita quale possibile ampliamento del modello incarnato dalla relazione di amicizia tra Montaigne e La Boétie.
Variazioni e percorsi dell'amicizia in Montaigne tra libertà e condivisione / Carbone, Raffaele. - (2016). (Intervento presentato al convegno L’amicizia tra filosofia antica e moderna tenutosi a Università di Roma 3 nel 16 novembre 2016).
Variazioni e percorsi dell'amicizia in Montaigne tra libertà e condivisione
Carbone, Raffaele
2016
Abstract
In questa comunicazione si propone un percorso di lettura del capitolo “De l’amitié” degli Essais di Montaigne che si avvale nondimeno di richiami ad altri capitoli con cui è possibile metterlo in relazione. Dopo aver evocato la celebre questione del rapporto tra Montaigne e La Boétie, si mettono in luce quegli aspetti che caratterizzano il modello montaignano dell’amicizia perfetta rispetto ai paradigmi antichi, principalemente quello aristotelico. Sono sottolineati in particolare i caratteri dell’autonomia (in opposizione alle amicizie “eteronome” il cui fine non è nella stessa relazione di amicizia ma altrove, in altri interessi) e del mescolamento (la confusion delle volontà) e l’abolizione di quell’insieme di attitudini, di pratiche, di attese (quali l’obbligo, la riconoscenza, la preghiera, il ringraziamento) che implicano una temporalità divisoria e gerarchica, una netta divisione in seno alla relazione amicale, a cui l’amicizia perfetta contrappone una temporalità sincronica e un movimento simmetrico. Si richiama infine la lettura politica di questo capitolo attraverso il concetto di confraternita quale possibile ampliamento del modello incarnato dalla relazione di amicizia tra Montaigne e La Boétie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.