La relazione è incentrata su un episodio ripreso dai Memorabilia di Valerio Massimo 6.2 ext. 1 (ma riportato anche da Plut. Apopht. Phil. 25 [Mor. 178 F-179 A]), che riesce a catturare una rappresentazione peculiare dell’esercizio della funzione giudicante, riferita alla Grecia antica ma riflessa nel mondo romano. Sono analizzati i profili giuridici della vicenda di una donna che, immerenter damnata, condannata a torto dal sovrano Filippo II di Macedonia, ubriaco, ricorre spavaldamente in appello sempre ad Philippum, sed sobrium e riesce ad ottenere una iustiorem sententia.
Processo ed ‘ebrietas’: un ‘exemplum’ di Valerio Massimo / Santini, P.. - (2019). (Intervento presentato al convegno Simposio Internazionale LAWINE Diritti e prassi commerciali nel Mediterraneo antico tenutosi a Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Napoli Federico II nel 18.1.2019).
Processo ed ‘ebrietas’: un ‘exemplum’ di Valerio Massimo
P. SANTINI
2019
Abstract
La relazione è incentrata su un episodio ripreso dai Memorabilia di Valerio Massimo 6.2 ext. 1 (ma riportato anche da Plut. Apopht. Phil. 25 [Mor. 178 F-179 A]), che riesce a catturare una rappresentazione peculiare dell’esercizio della funzione giudicante, riferita alla Grecia antica ma riflessa nel mondo romano. Sono analizzati i profili giuridici della vicenda di una donna che, immerenter damnata, condannata a torto dal sovrano Filippo II di Macedonia, ubriaco, ricorre spavaldamente in appello sempre ad Philippum, sed sobrium e riesce ad ottenere una iustiorem sententia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.